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7 Giugno/ SEMPLICEMENTE

II nostro compito è guardare il mondo e vederlo nella sua interezza. Occorre vivere più semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.

ERNST FRIEDRICH SCHUMACHER

A darci questo consiglio è Ernst Friedrich Schumacher (1911-77), economista ed esperto di nuove tecnologie. Guardare il mondo nella sua globalità è ormai una necessità, ma questo non significa sposare ingenuamente tutte le teorie sulla globalizzazione che spesso sono in realtà una visione unilaterale, dal punto di vista dei paesi più forti, più ricchi, più produttivi. Ecco, allora, l’altra necessità, espressa con un suggestivo giuoco di parole ritmato da un avverbio, «semplicemente». Solo che la realtà sottesa a questa frase è tutt’altro che un giuoco, è un dramma.

L’appello è, dunque, severo e tocca noi, cittadini del mondo del benessere, abitanti delle terre dello spreco, residenti nelle regioni dell’eccesso e dell’egoismo.

Se noi ci metteremo finalmente a vivere un po’ più semplicemente, permetteremo ai cittadini del mondo del­la miseria, agli abitanti delle terre della fame, ai residenti nelle regio­ni della povertà semplicemente di vivere.

La nostra semplicità di vi­ta non solo renderebbe l’atmosfera più respirabile, ma anche farebbe vivere una folla di uomini, donne e bambini per ora votati alla mor­te. Anziché immergerci in progetti faraonici o in dissipazioni colos­sali di beni, proviamo a imboccare un’altra grandezza ben più nobi­le, quella dell’anima e della generosità.

Essa ci conduce all’essenza genuina delle cose e quindi alla verità, spingendoci a scelte coerenti. Il grande mistico medievale Meister Eckhart (1260 ca – 1327) consigliava «gli uomini a non riflettere tanto su ciò che devono fare, ma piuttosto a pensare quello che devono essere».

Gianfranco Ravasi