Notizie Utili – PENSIONI, AGLI INVALIDI TOTALI AUMENTI. CHI INNAFFIA LE PIANTE FACENDO CADERE L’ACQUA NEGLI APPARTAMENTI SOTTOSTANTI, CHI PULISCE IL TERRAZZO DAGLI ESCREMENTI DEL PROPRIO ANIMALE, FACENDOLI DEFLUIRE NELLO SCARICO INCORRE IN UN REATO
Aumentano le pensioni di invalidità, ma non per tutti. Lo ha previsto il Decreto Agosto dopo la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso giugno. Si dovrebbe passare dai 285,66 euro attuali fino a 651,50 euro al mese per tredici mensilità per i soli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni (in luogo dei 60 richiesti dalla normativa vigente) e che non godano, in particolare, di redditi non superiori a 8.422,85 euro all’anno (14.396,72 euro se c’è anche il coniuge). Nessun cambiamento, dunque, per invalidi non al 100%.
Il diritto allo smart working, nel caso di lavoratori genitori con almeno un figlio minore di 14 anni, previsto dal decreto Rilancio, vale solo fino al 14 settembre. Con la riapertura delle scuole verrà meno la ragion d’essere della previsione adottata proprio per consentire ai genitori di conciliare la cura dei figli, costretti a casa. Dopo il 14 settembre (e fino al 15 ottobre), gli unici lavoratori che potranno proseguire in smart working sono i disabili gravi o coloro che hanno un disabile grave nel proprio nucleo familiare, nonché quelli che, sulla base di una valutazione del medico competente, siano maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da altre malattie in corso.
L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro comprende anche l’infortuno in itinere, che avviene: durante il tragitto compiuto per raggiungere, dalla propria abitazione, il luogo di lavoro; durante il tragitto compiuto per recarsi da un luogo di lavoro a un altro; durante il tragitto necessario per la consumazione dei pasti in assenza di mensa aziendale. L’Inail ha ammesso che, a determinate condizioni, sia risarcibile anche l’infortunio in itinere occorso nel tragitto casa-lavoro interrotto o deviato per accompagnare il proprio figlio a scuola.
Lanciare secchi d’acqua, carta straccia e mozziconi di sigaretta dal balcone è reato che prevede l’arresto fino a un mese o ammenda fino a 206 euro. La legge è chiara: «Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone nei casi non consentiti dalla legge incorre nel reato di imbrattamento anche quando la condotta contestata non cagioni un effettivo nocumento». Chi innaffia le piante facendo cadere l’acqua mista a terriccio negli appartamenti sottostanti o chi, nell’intento di pulire il terrazzo dagli escrementi del proprio animale, fa defluire gli stessi attraverso il foro di scarico nel fondo sottostante incorre nello stesso reato.
Buone notizie per i clienti WindTre che a breve non dovranno presentare alcuna richiesta per cessare gli eventuali servizi a pagamento attivati. In ugual modo non sarà possibile sottoscrivere servizi a pagamento direttamente dalle finestre del browser quando si utilizza il cellulare per la navigazione su internet, ma sarà necessario contattare il call center per procedere all’attivazione. Spesso l’utente attiva involontariamente un servizio a pagamento solo scorrendo una pagina sul web e cliccando per errore su una minuscola casella di spunta o su una pagina in trasparenza: in questo modo si incorre in costi indesiderati, magari residuali pertanto ricorda ai consumatori di prestare sempre la massima attenzione nella navigazione su internet e comunque di procedere all’annullamento del servizio non appena ci si renda conto dell’errore.
L’Uniconsum ha presentato un esposto all’Antitrust a seguito delle numerose segnalazioni di consumatori impossibilitati a utilizzare il bonus vacanze per via dell’imposizione di vari ostacoli per la sua fruizione, posti da diverse strutture ricettive sparse sul territorio regionale. Le strutture che sono libere di non accettare il bonus, ma non possono agire operando vere speculazioni in danno dei consumatori. Secondo l’associazione ci sono truffe messe in atto da diverse strutture alberghiere e villaggi turistici che, pur accettando il bonus-vacanze, hanno aumentato a dismisura i costi dei soggiorni, vanificando l’incentivo ministeriale.