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COVID/ TUTTA LA PUGLIA TORNA GIALLA. VACCINI: ORDINATE CENTOMILA DOSI

Da oggi tutta la Puglia torna gialla, gradino più basso nella scala delle restrizioni anti covid. Allo scoccare della mezzanotte scorsa è scaduta l’ordinanza con cui il presidente Emiliano, una settimana fa, aveva costretto alla condizione di «arancione» venti Comuni pugliesi: 14 nel Foggiano, 4 nella Bat e 2 in provincia di Bari. Proprio su questi ultimi – Altamura e Gravina – si erano manifestate riserve da parte degli uffici regionali, poi ogni perplessità è caduta. A parte i due popolosi centri baresi, tornano in giallo Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola (Bat); e poi Foggia, Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola, Lucera, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia, Zapponeta.

Il primo a dare l’annuncio, nella giornata di domenica, era stato Emiliano con un post su Facebook che in un primo momento aveva ingenerato equivoci sulla scadenza dell’ordinanza. Poi è toccato all’assessore alla sanità, Pier Luigi Lopalco. «Non ci sono elementi – afferma l’epidemiologo – perché si mantengano norme più restrittive nei Comuni ex arancioni, compresi Gravina e Altamura. In quest’ultimo centro si era acceso un focolaio esteso ed è normale occorra più tempo per spegnersi. Ma in entrambi i Comuni baresi i contagi sono nettamente in discesa: dal 30 al 40% in meno rispetto alla settimana precedente». Ciò nonostante, i sindaci dei due Comuni si apprestano ad emanare, stamattina, ordinanze più restrittive delle norme del Dpcm previste dal governo. Rosa Melodia, prima cittadina altamurana, stabilirà la chiusura di tutti gli esercizi commerciali alle 20 o alle 20,30 (ieri sera se ne discuteva ancora). Ed è prevista una possibile stretta sulle giornate del 24 e 31 dicembre sulla falsariga di Bari. Riaprirà però l’asilo nido comunale. A Gravina situazione analoga: il sindaco Alesio Valente confermerà tutte le restrizioni vigenti, tra cui la sospensione della didattica in presenza nelle scuole, la chiusura dei parchi, lo stop al mercato settimanale, il divieto di stazionamento su tutto il territorio comunale dopo le 15.

I dati della Puglia, nel suo complesso, sono in netto miglioramento. Per la prima volta, dall’inizio della seconda ondata, è in regressione il numero degli «attualmente positivi»: dai 52.146 di domenica ai 52.032 di ieri. Significa che, sia pur di poco, cala il numero dei contagi e aumenta quello dei guariti. Un altro dato incoraggiante arriva dal numero settimanale di nuovi casi: la settimana scorsa sono stati 1.233 contro i 1.589 della settimana precedente (equivale al -22,4%). In riduzione pure la percentuale settimanale dei tamponi positivi su quelli processati: 15,48% contro il precedente 18,75%. I pazienti ricoverati sono 1.735 ed erano 1.781 sabato scorso. Intanto la Regione si mobilita e rettifica i numeri sulle prenotazioni dei vaccini anti covid. Gli uffici hanno prenotato 100mila dosi: non solo per dipendenti ospedalieri ma pure per medici di famiglia e loro dipendenti, e per i lavoratori delle sanitaservice. Le fiale saranno distribuite in 11 centri di stoccaggio, tutti in strutture ospedaliere dotate di frigoriferi con temperature fino a -80° (solo il Santissima Annunziata di Taranto ne è sprovvisto ma arriverà in tempo). Le polemiche del centrodestra, tuttavia, non si fermano. Il gruppo di FdI ha presentato un’interrogazione: «Dopo il fallimento della campagna anti-influenzale e vista la disorganizzazione del sistema sanitario – scrivono – vogliamo sapere in che modo la Puglia è preparata ad assicurare la tempistica e la logistica della somministrazione del vaccino anti-covid». Analoga la presa di posizione dei consiglieri del gruppo di Forza Italia: «Abbiamo più di una ragione per essere preoccupati».