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FOGGIA/ INTERDITTIVE ANTIMAFIA, IL PREFETTO GRASSI: “ “VADO AVANTI”. PREOCCUPA L’ELEVATO SPACCIO (E CONSUMO) DI DROGA

Covid, reati in calo e lotta alla mafia anche con le interdittive. Sono sta­ti questi i temi principali della con­ferenza stampa interforze andata in scena nella sede della Prefettu­ra. Carabinieri, polizia e Guardia di Finan­za hanno fatto il loro bilancio annuale, quello di un 2020 particolare in cui ha inciso la pandemia globale. Forze dell’ordine insieme, con il Prefetto Raffaele Grassi,a voler sottolineare quella unità di intenti che sia il comandante dei carabinieri Nicola Lorenzon,il questore Paolo Sirnae il co­mandante provinciale della Guardia di Fi­nanza Andrea Di Cagnohanno evidenziato a più riprese non solo ieri pomeriggio, ma anche fattivamente. “Abbiamo affinato il modo di condurre le indagini – è emerso dalla conferenza di fine anno – in partico­lare è stato fondamentale lo scambio di in­formazioni, perché non bisogna andare avanti ognuno perla propria strada, ma se­guendo un percorso univoco che ci ha per­messo e ci permetterà di raggiungere grossi traguardi”.

Un’azione che viene portata avanti attra­verso gli arresti, le aggressioni patrimo­niali dei malviventi e le interdittive antima­fia, strumento quest’ultimo utilizzato per interrompere collaborazioni inquinate tra pubblica amministrazione e società in odor di mafia. E, in questo settore, il Pre­fetto Grassi non ha .intenzione di mollare la presa. Anzi, a breve potrebbero esser­ci delle ulteriori novità.

Il Covid, come detto, è l’assoluto protago­nista anche di questa conferenza stampa: impossibile non accennare all’emergen­za sanitaria, in particolare in un momento tanto delicato per l’Italia e la Capitanata. “Ci sono stati dei servizi di contrasto che un anno fa non avremmo mai immaginato – è stato detto durante la conferenza stampa – ma questo non ha interrotto la nostra attività consuetudinaria. I numeri sono più o meno quelli degli anni scorsi, ma sono in calo i reati e maggiori i nostri controlli”.

 “Abbiamo aumentato il presidio del territorio in quelle località maggiormente frizzantine, parlo di Cerignola San Severo ad esempio – ha aggiunto Grassi -, c’è state un impegno enorme anche per quanto ri­guarda il contrasto al contagio del virus certamente non si può pretendere di ave­re un poliziotto o un carabiniere ogni an­golo della strada. Invito, quindi, ad avere degli atteggiamenti responsabili, essere controllori di sé stessi”.

Il 2020 è stato un anno importante anche sotto il profilo della lotta alle cosche mafio­se di Capitanata, con operazioni capitali che hanno indebolito batterie e clan. “So­no arrivate anche le prime sentenze, quin­di è crollata l’idea dell’Impunità”, chiosa Sirna. Il questore e il comandante dei ca­rabinieri hanno affermato anche che lo spaccio e il consumo di droga è il dato più allarmante di questo anno che volge al ter­mine. “C’è un forte elemento di novità, la comunità si sta svegliando, ci sono delle collaborazioni importanti – ha proseguito Grassi -. Qualcosa si muove nel mondo dell’imprenditoria e io spero che le risposte di questo settore siano sempre più forti, perché la battaglia si vince se c’è coesione. Non è bello agire Con delle interdittive, ma io tiro avanti diritto per la mia strada”.

“C’è una forma di collaborazione mag­giore – ha confermato Lorenzon -, ne so­no prova tutte le operazioni di quest’ulti­mo periodo non solo a Foggia ma anche ad esempio a S. Severo, dove è stata sgominata una banda di estorsori che riusciva a imporre il pizzo agli agricolto­ri. Sono segnali di risveglio importanti. Codice rosso? Si, il dato è in aumento: c’è una duplice riflessione, perché da una parte è stata significativa la legge che è stata emanata perché i dati e i ca­si ci sono e vengono denunciati, dall’al­tra parte è indice di un fenomeno finora sommerso e che ora sta emergendo an­che grazie alla disponibilità dei presidi di polizia e dei carabinieri”.

Dinanzi all’emergenza sanitaria la guar­dia di finanza ha dovuto calibrare le risor­se e tarare maggiormente il suo impegno sul fronte Covid: così sono state messe a segno importanti operazioni che, in paral­lelo all’attività ordinaria, hanno colpito tut­te le irregolarità connesse agli strumenti utilizzati per superare lo stato di emer­genza. “Abbiamo sondato tutta la feno­menologia legata alla indebita percezione di risorse pubbliche (buoni spesa e risto­ri, ad esempio) e bloccato sul nascere ma­novre speculative sulla vendita dei dispo­sitivi individuali di protezione”, spiega il comandante provinciale Di Cagno. Ope­rati numerosi sequestri di mascherine contraffatte, a tutela della salute pubblica. Donati agli ospedali e alle strutture sani­tarie ingenti quantitativi di alcol di con­trabbando sequestrato per riconvertirlo in gel igienizzante”.

L’augurio per il 2021, infine, è stato quel­lo di continuare sulla strada ormai traccia­ta della maggiore collaborazione tra le for­ze dell’ordine.

I NUMERI

  • 16% è LA PERCENTUALE DEL CALO DEI DELITTI IN PROVINCIA DI Foggia rispetto al 2019
  • 10 il numero delle auto rubate, in media al giorno nel 2019: 7,5 nell’anno che sta per finire
  • 27 le interdittive antimafia emanate dal Prefetto Grassi in tutto il 2020
  • 629 i casi di codice rosso registrati nel 2020: è un dato che non c’era nel 2019

Pietro Capuano

l’attacco