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Manfredonia/ Da porto industriale a “terminal” per ospitare il traffico crocieristico

Interventi strut­turali sul molo alti fondali detto anche porto industriale, terminal crocieristico, firma contratto di cessione del mercato ittico alla cooperativa Pro­duttori ittici: una giornata epocale all’insegna del mare quella che ha visto protagonista il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, del convegno svoltosi all’auditorium “Serricchio” di Palazzo Celestini, Traguar­di fondamentali per un impegnativo rilancio delle attività legate al mare del golfo non certo casuali ma preceduti da percorsi di studi e ricerche che l’Ente guida del sistema portuale che com­prende i porti di Bari, Brindisi, Man­fredonia, Barletta e Monopoli, ha at­tivato sin dalla sua istituzione.

Fulcro di tale impegno il porto in­dustriale, ultimo emblema di una sta­gione industriale controversa, ma che da solo può sostenere una economia di grande respiro.

«Il porto di Manfredonia è il nodo nevralgico di una vasta area di in­teresse nazionale» ha chiarito Patroni Griffi. «Una struttura di grande valore operativo mortificata per troppo tempo ma che vogliamo restituire alla sua funzionalità, al ruolo di motore di sviluppo» ha affermato nel presentare il progetto di fattibilità tecnica eco­nomica «volto al pieno recupero dell’imponente infrastruttura candi­dandone i lavori nel Piano nazionale di ripresa e resilienza delineato dal Co­mitato interministeriale per gli Affari europei».

A sostanziare l’iniziativa dell’AspmAm, l’incoraggiante risalita di traffici portuali. «La riprova della necessità di recuperare e rifunzionalizzare il ba­cino alto fondali, ripristinandone le peculiari caratteristiche d’uso e in­crementando il bacino di utenza» ha osservato Patroni Griffi. «E’ anche – ha aggiunto – un dovere morale ripri­stinare la vitalità di quella struttura che fa parte della storia non solo di Manfredonia del cui panorama è parte essenziale».

Apprezzamenti e consensi per l’ini­ziativa hanno espresso il contrammi­raglio Giuseppe Meli, direttore ma­rittimo di Puglia e Basilicata col quale era il comandante dalla Capitaneria di porto di Manfredonia Giuseppe Turiano, i consiglieri regionali Giandiego Gatta e Paolo Campo, il commissario straordinario al comune di Man­fredonia prefetto Vittorio Piscitelli, il sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo D’Arienzo. Tra i presenti opportuna­mente distanziati, operatori por­tuali a vario titolo, rappresen­tanze del mondo imprenditoria­le.

Il ripristino della piena fun­zionalità della struttura «ben progettata e ben costruita» han­no rimarcato i progettisti in­gegneri Franco Di Loverano e Paolo Iusco, nell’illustrare le opere da realizzare (scartata l’ipotesi della demolizione che sarebbe costata quanto speso per la costruzione) consistenti in importanti lavori manutentivi di risanamento cor­ticale delle opere in calcestruzzo ar­mato, di consolidamento delle strutture e di miglioramento del comportamento al sisma, persegue il duplice obiettivo di conservare l’opera e al contempo di conferirle ima maggiore capacità di utilizzo, con potenziale conseguente in­cremento dell’attrattività commerciale dello scalo sipontino. Tra le novità la realizzazione di una seconda corsia di scorrimento affiancata all’esistente uti­lizzando le traversine di sostegno del pontile. La spesa complessiva è di 120milioni di euro. Per l’affidamento dei lavori sarà emanato un bando eu­ropeo.

A completamento della Autority por­tuale day, l’annuncio dato dal pre­sidente Patroni Griffi che entro un mese tornerà a Manfredonia per inau­gurare il terminal croceristico in co­struzione sul molo di ponente del porto storico, e la firma del contratto di concessione del mercato ittico alla cooperativa “Produttori ittici” rappresen­tata dal presidente Luigi Di Nuovo.

Michele Apollonio

gazzettamezzogiorno