I fantasmi dei mesi scorsi sono stati scacciati: non ci sarà alcuna emergenza idrica in provincia di Foggia. Le piogge delle ultime settimane hanno fatto salire i livelli delle quattro dighe della Capitanata, che contengono complessivamente 210 milioni di metri cubi d’acqua, a fronte dei 140 di un anno fa. Il dato più confortante riguarda l’invaso di Occhito, nei pressi di Carlantino, al confine con il Molise, che garantisce la fornitura per il potabile al Foggiano. La diga raccoglie 156 milioni di metri cubi d’acqua, rispetto ai 109 di dodici mesi fa. La quota minima di 60 milioni di metri cubi per gli usi civili è assicurata e, di conseguenza, la stagione irrigua dovrebbe regolarmente cominciare agli inizi di aprile. Positivo l’accumulo anche nella diga di Capacciotti, nel Basso Tavoliere, nei pressi di Cerignola: ci sono 27 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, con quattro milioni in più di un anno fa. Bene anche l’invaso sul torrente Celone, fra Troia e Lucera: dai quattro milioni di metri cubi degli inizi di febbraio del 2020, si è passati agli attuali 13 milioni. Sale il livello anche nella diga sull’Osento, in Alta Irpinia, anch’essa gestita dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata: ci sono 14 milioni di metri cubi, ossia 10 in più di un anno fa. A differenza di Occhito, che assicura l’acqua sia per il potabile che per l’agricoltura, le altre tre dighe sono utilizzate esclusivamente per l’irrigazione dei campi.