Un incendio molto probabilmente di natura dolosa senza una spiegazione. E’ stato il classico fulmine a ciel sereno il rogo che ha distrutto la parte esterna del lido Ultima Spiaggia di Vieste, uno degli stabilimenti più gettonati della riviera garganica. ‘‘Non ci sono novità di sorta rispetto a quanto accaduto, quindi ovviamente ancora non sappiamo chi è stato e perché è accaduto – ha riferito a l’Attacco una persona molto vicina al titolare della struttura -, L’incendio è quasi sicuramente di natura dolosa perché ha colpito la struttura esterna e lì non ci sono cavi elettrici che possono generare un corto circuito e non sembra che sia stata una fatalità, è molto remota come possibilità. Non sappiamo niente di più di questo e il gestore non ha mai avuto nessuna avvisaglia rispetto a quello che poi effettivamente è accaduto”.
Il titolare, infatti, ha detto a diversi conoscenti che se avesse avuto un timore o un dubbio avrebbe installato delle telecamere. Invece, come detto, è stato un fulmine a ciel sereno anche per lui. D’altronde l’attività non è recente e il lido ha una storia decennale e, prima di questo episodio, non ce ne sono mai stati altri che potessero suonare come un campanello d’allarme ragione per cui il titolare ha ritenuto superfluo installare delle telecamere in quanto non era timoroso per nessun avvenimento. ‘‘È stato un episodio strano – è stato ancora riferito a l’Attacco Screzio personale? E’ stato confidato che non è in cattivi rapporto con qualcuno, altrimenti si sarebbe attrezzato. Ripeto, rimane tutto strano quanto accaduto”.
È ancora prematuro quantificare il danno: è andato in fumo la tettoia, il palco è interamente bruciato mentre il pavimento ha subito danni grossi cosi come anche i muri esterni. Il fuoco non ha raggiunto il chiosco anche grazie all’intervento tempestivo di chi ha spento le fiamme. Secondo quanto accertato, il titolare è amareggiato per quanto accaduto, anche molto scoraggiato. Prima dell’incendio il gestore e i collaboratori avevano già iniziato a programmare l’eventuale nuova stagione estiva e il proprietario ha sottolineato che c’è stata poca attenzione e supporto da parte delle istituzioni, quindi già prima aveva deciso un po’ di ridurre il carico degli eventi e calibrarli meglio. L’incendio potrebbe rappresentare una mazzata in un momento già difficile “e quindi ci sarà un’estate ridimensionata per tutta una serie di problematiche, non solo a livello funzionale, ma anche perché la situazione Covid non permette di pianificare gli eventi artistici. C’è un danno serio, speriamo di riuscire ad aprire e fare quello che abbiamo sempre svolto nel corso degli ultimi anni”, è quanto detto a l’Attacco da un collaboratore.
E’ molto difficile che ci siano telecamere in zona: il lido si trova prima del lungomare Mattei, a pochi chilometri dal centro di Vieste, però non ci sono strutture nelle vicinanze, a qualche centinaia di metri è ubicato l’hotel Gargano: se ci fosse una telecamera posizionata lì, è veramente difficile che abbia ripreso qualcosa. Pare che a informare i vigili del fuoco sia stata una persona che stava lavorando in uno stabilimento vicino. “Il fatto è accaduto in tarda serata, questa è un’altra stranezza perché di solito certi avvenimenti avvengono durante la nottata – ha affermato un collaboratore -. Allo stabilimento si può accedere tranquillamente dalla spiaggia, il fatto che non ci siano recinzioni è una scelta precisa del titolare e dei gestori perché sono molto attenti a non stravolgere più di tanto l’ambiente in cui si trovano”.
Il lido durante il giorno accoglie tutti tipi di persone: viestani, della provincia di Foggia, pendolari che trascorrono un weekend in città, oltre a tanti turisti che sono affezionati e che passano direttamente nello stabilimento. Per quanto riguarda le serate, invece, la clientela è totalmente giovane e va dai 18 ai 40 anni. La struttura organizza una festa il 15 agosto, e non il 14 notte, per creare un evento differente, tanto che arrivano circa 4/5mila persone solo in quella giornata. “Ci sono tanti turisti che provengono dalle regioni vicine, ma anche dal nord Italia quando sono in vacanza – hanno riferito a l’Attacco-: il lido è diventato famoso perché abbiamo portato a Vieste diversi artisti internazionali, molti della musica reggae, e non facciamo pagare il biglietto a chi entra, è uno spettacolo totalmente free. È un posto molto amato dai giovani per questo motivo nelle ultime ore ci sono state tante dimostrazioni di affetto, di sostegno e di solidarietà”.
“Questa vicenda ci impone, ancora una volta, di non abbassare la guardia e soprattutto di mantenere, senza tentennamenti, quella tensione civile e morale che, grazie alle innumerevoli denunce, ha già respinto aggressione mafiosa e deve ritrovarsi pronta ad impedire ogni tentativo di infiltrazione criminale”, ha affermato il sindaco Giuseppe Nobiletti.“Il deplorevole episodio criminale non può che addolorare profondamente i membri della nostra associazione e l’intera comunità catapultando tutti noi in un passato evidentemente ancora troppo recente, che ha fortemente segnato la nostra collettività – ha dichiarato il Fai antiracket Vieste -. In momenti come questo è per noi doveroso ricordare l’importanza della denuncia come unico strumento capace di tutelare realmente le vittime e contribuire a debellare il morbo asfissiante della criminalità. Confidiamo che, come già accaduto nel passato, grazie al diligente e irreprensibile lavoro delle forze dell’ordine si riuscirà, ancora una volta, ad affrancare il nostro amato territorio da intollerabili dinamiche mafiose. I viestani hanno ben compreso quanto possa risultare decisivo, per il loro futuro, non arretrare di un solo passo dinanzi ai vili soprusi della criminalità”.
Pietro Capuano
l’attacco