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IL PRESIDENTE LILT SCHITTULLI: “L’8 MARZO OCCASIONE PER RISCOPRIRE L’EFFICACE PREVENZIONE ONCOLOGICA FEMMINILE”. CONTRO I TUMORI AL SENO TEST GRATIS A CHI HA FAMILIARITÀ”.

Otto marzo, onore alla donna ma anche attenzione alla medicina di genere, alla prevenzione delle malattie, specie on­cologiche, alla terapia personalizzata, al recupero di integrità fisica, estetica, psichica. La Lega Italiana Lotta ai Tumori – ha detto il presidente nazionale, professor Francesco Schittulli, chirurgo senologo, oncologo, direttore del dipartimento Mater Dei Hospital di Bari – è da sempre a fianco della donna per accompagnarla nella strategia antitumorale ad iniziare da quello al seno che, que­st’anno, dai dati prelimina­ri, fa temere, purtroppo, una pericolosa impennata (colpi­sce una donna su 8 ed è se­conda causa di morte dopo il cancro polmonare) e che, in­vece, l’adozione di misure di screening, diagnosi antici­pata, terapia individualizza­ta e contestuale possono quasi azzerare. Questo cancro – continua Schittulli – incide sia sul corpo femminile ma anche su quello maschile, che ne è interessato con incidenza inferiore. Un tumore, que­sto del seno, intercettabile con corretta routine diagnostica annuale: controlli e autopalpazione, sin dalla più giovane età,

che vanno spiegati, facilitati allo scopo di scoprire subito ogni minima variazione fisica locale da far valutare al medico esperto per procedere, eventualmente, a cura mirata precoce (quanto prima, tanto meglio, più chance di guarigione). Tra i segnali da considerare: mo­difica del formato del seno, nodulo nella mammella o sotto l’ascella, pieghe, pelle con increspature, arriccia­menti o rigonfiamenti, ar­rossata, gonfia, forma diffe­rente del capezzolo e sue ano­male secrezioni.

Tra i maggiori obiettivi della Giornata, noi poniamo – dice il prof. Schittulli – la gratuità dei test genetici nelle donne con familiarità di oncologia mammaria (pre­disposizione di tipo genetico legata alla mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2). Anche lo stile di vita può incidere sul

formarsi ed evolversi di questo o altri tumori (3,5 milioni di casi per anno nella UE con 1,3 milioni di morti): fumo, ec­cessivo consumo alimentare di carne ros­sa, di alcol, sedentarietà, sovrappeso/obesità. Né sono da sottovalutare fat­tori di rischio come inquinamento am­bientale, radiazioni ultraviolette, espo­sizioni occupazionale a sostanze cance­rogene a causa della attività lavorativa.