Si è conclusa nel migliore dei modi la disavventura di due pescatori sportivi di Manfredonia, che nelle prime del giorno si sono avventurati in mare per una battuta di pesca, sfidando le non ottimali condizioni meteo-marine. Nella tarda mattinata il figlio di uno dei due pescatori, ha allertato la Sala Operativa della Capitaneria – Guardia Costiera – di Manfredonia per il mancato rientro del padre che, con una barca da diporto di circa 4 metri, era uscito in mare con un’altra persona.
Il mare agitato ed il forte vento che imperversava nella zona di mare segnalata hanno fatto scattare i soccorsi, con l’invio per mare di due mezzi della Guardia Costiera, due motovedette partite rispettivamente dai porti di Vieste e di Manfredonia. Sempre via mare è stata inviata la vedetta della Sezione operativa navale di Manfredonia. Le imbarcazioni hanno intercettato le due persone sugli scogli tra Punta Grugno e Punta Rossa: alla vista delle motovedette hanno cominciato a sbracciare per chiedere aiuto.
La forza delle onde ed il fondale, con molti scogli affioranti, non permettevano ravvicinamento via mare per il recupero dei naufraghi. E’ stato fatto intervenire un elicottero dei vigili del fuoco che mediante un verricello ha issato a bordo i due malcapitati ( di 58 e 45 anni residenti a Manfredonia) e li ha trasportati nel vicino porto di Mattinata dove ad attenderli vi era personale del 118. I due, sono stati visitati dal personale medico, che li ha trovati in buone condizioni fisiche, anche se leggermente infreddoliti. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che nelle vicinanze di Punta Grugno la barca dei due abbia sbattuto con gli scogli affondando e i due occupanti si sono rifugiati sulla scogliera a picco aspettando i soccorsi, utilizzando una grotta per ripararsi e grazie, ad un accendino riscaldarsi con il fuoco, in una zona dove i telefoni cellulari non sono utilizzabili per mancanza di segnale.