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VIESTE REGINA DELLE PRESENZE IN PUGLIA CON 1,5 MILIONI DI TURISTI, IL GARGANO ACCOGLIE QUASI 1 TURISTA SU 3 CHE ARRIVA IN REGIONE, PUR NON AVENDO STRADE, FERROVIE E AEREOPORTI

Con quasi 3 milioni di turisti il Gargano ha accolto circa un terzo dei 10 milioni di turisti che nel 2020 hanno affollato le città pugliesi. Un dato inequivocabile che evidenzia la forza di un territorio che è rimasto legato alle proprie origini e prova con forza a valorizzare le proprie bellezze paesaggistiche, culinarie, culturali e storiche. Sono questi i dati pubblicati lo scorso mese da Pugliapromozione nel resoconto annuale degli arrivi in Puglia.

Vieste si conferma anche nel 2020 la regina delle vacanze pugliesi con 1.527.869 di turisti, da sola Vieste vale (turisticamente) quasi quanto tutto il Salento e vale da sola molto più di aggregazioni di altre aree note della puglia . Pur rientrando Vieste nel G20 delle città balneari italiane e con la consapevolezza che questo sia un risultato incredibile, è ancora ben lontana dai 7 milioni di turisti di Rimini, gli oltre 5 milioni di Jesolo i 3 milioni di Lignano Sabbiadoro e gli oltre 2 milioni di Comacchio e Sorrento, città che sicuramente possono contare su collegamenti diretti con l’Italia e con l’estero oltre che su un indotto “turistico” più organizzato e rodato da decenni di esperienza.


Ottimi risultati per tutte le città del Gargano: Isole Tremiti 49.915, Lesina 49.539, Manfredonia 86.947, Mattinata 129.605, Monte Sant’Angelo 34.984, Rodi Garganico 255.045, Vico del Gargano 97.626, San Giovanni Rotondo 131.701, Vieste 1.527.869 e Peschici 462.216, Ischitella 31.619, Cagnano Varano 39.508, Sannicandro Garganico 4.978, San Marco in Lamis 5.788, (considerando che il 2020 è stata l’estate post prime ondate covid, ovviamente negli anni passati i valori dei flussi di tutte le città erano più elevati.)

Se aggiungiamo ai dati del Gargano anche quelli in crescita dell’entroterra della Capitanata e del Subappennino sempre più organizzati e capaci di presentare la propria offerta turistica, capiamo che da sola la provincia di Foggia conta senza dubbio un terzo degli arrivi in Puglia. Dalla bandiera blu di Zapponeta con 4.201 presenze, alla bellissima Lucera 20.314 presenze, passando per Biccari, Faeto e Sant’Agata di Puglia set del film di Pio e Amedeo, che sempre più attenzioni riescono a catalizzare, finendo a Chieuti che ha chiesto da poco l’annessione nel parco nazionale del Gargano con 5.656 presenze.

I dati di Foggia 87.428, San Severo 19.883 e Cerignola 15.358 indicano che c’è un flusso di viaggi per lavoro verso questi poli industriali fortemente in crescita. Tutta questa forza turistica viene supportata adeguatamente dalle istituzioni? Si è compreso che la più grande opportunità che si può dare a questa terra è quella di creare collegamenti logistici adeguati per permettere lo sviluppo dell’industria turistica e perchè no anche dell’industria produttiva?

Se pensiamo che le 3 punte di diamante del Gargano (Vieste, Peschici e Rodi Garganico) sono raggiungibili solo mediante delle strade statali o provinciali a due corsie, che in caso di lavori o incidenti bloccano un intero territorio (vedi lavori alla Galleria di Mattinata delle estati scorse), comprendiamo quanto labile sia la potenzialità di questo territorio. Se solo ci fermassimo ad analizzare le strade che conducono al Gargano ci renderemmo conto che la situazione è pessima: S.P. 141 ossia la Strada che congiunge il Gargano al sud della Puglia è purtroppo malandata e poco funzionale. La S.S.89 che collega Foggia quindi l’autostrada al Gargano è purtroppo teatro di troppi incidenti mortali, tutte le altre strade che giungono alla punta del Gargano (da nord e da sud) sono troppo piccole per supportare un flusso veicolare importante.

Constatiamo che Manfredonia continua a non avere più una tratta marittima che possa collegare dal mare Vieste e soprattutto le Isole Tremiti (49.915 Turisti nel 2020)

 Come ormai tutti sanno il Gino Lisa solo ora, dopo anni di chiusura, sembra vedere la possibilità di un nuovo inizio grazie agli sforzi di alcuni politici e di alcune associazioni che pressano da tempo sull’allungamento della pista e sulla riqualificazione dell’aereoporto (Vedi “Comitato Vola Gino Lisa“), come scalo non solo per la provincia di Foggia, ma anche per il Molise per le provincie di Avellino, Potenza, Benevento e per la Bat.

Vieste, Peschici e Rodi Garganico distano dall’aereoporto di Bari oltre 2 ore e mezza in auto, 3 ore in Autobus, oltre 4 ore se si sceglie il treno. Un’enormità se pensiamo che sempre più gente oggi prenota vacanze di soli 2/3 giorni e la distanza dall’aereoporto diventa fondamentale per la scelta della meta. Sorrento e le altre città della costiera Amalfitana ad esempio distano dall’aereoporto di Napoli poco più di 50 min!

Aggiungiamoci anche che il collegamento con l’aereoporto di Bari è garantito solo tramite una navetta con pochissime corse giornaliere che impiega per la tratta Bari – Vieste, ben 3 ore! Se voi doveste organizzare le vostre vacanze, fareste 3 ore di autobus, magari dopo un volo di 2 ore???

Se pensiamo che sulla punta del Gargano non ci si arriva in treno, o meglio le stazioni di Rodi Garganico e di Peschici Calenella hanno si dei collegamenti con la stazione ferroviaria di Foggia (che si intensificano in estate) ma che impiegano 2 ore di tempo per fare la tratta, e se pensiamo che da li non è finita perchè occorre prendere un autobus che impiega altri 50 minuti per raggiungere Vieste, capiamo quanto sia complesso raggiungere la città regina del turismo pugliese.

Ovviamente c’è un’altra fazione ideologica, quella che ritiene invece la forza di questo territorio, proprio la sua capacità di staccarsi dal resto del mondo, di essere lontana dal mondo convenzionale, di aver conservato la propria natura senza mischiarsi troppo con il mondo “facilmente raggiungibile“. Probabilmente è davvero cosi, il turismo del Gargano è un turismo familiare, un turismo fatto di gente che ama montarsi la tendina sulla spiaggia, che porta la sua tavola da surf per domare le onde di Peschici, che preferisce un calice di vino sul trabucco ad un caotico sun set sulla spiaggia. E’ il turismo fatto da gente che a piedi percorre la via francigena per visitare la basilica di San Michele e per scattare una foto da Pulsano con dietro lo sfondo del golfo di Manfredonia. E’ sicuramente il turismo di chi ama passeggiare in tranquillità al tramonto per le vie del centro storico di Vieste o sul porto turistico di Manfredonia.

I dati delle altre città pugliesi con maggiore afflussi turistici: Otranto 526.282 e Gallipoli 418.025, Lecce 431.611 e Porto Cesareo 255.045, Melendugno 323.174 e Nardò 183.214 (che distano tutte 1 ora esatta dall’aereoporto di Brindisi (dati Google Maps). Poi ci sono Polignano a Mare 170.650, Ostuni 264.574, Monopoli 231.751, Carovigno 333.155, Fasano 351.548 (tutte che distano meno di 30 minuti dal più vicino aereoporto di Bari o di Brindisi) Quasi tutte facilmente raggiungibili in treno.

 La Puglia nella sua complessità si conferma con oltre 10 milioni di turisti nel 2020 una metà dal grande appeal, continuiamo a sostenere che la forza di questa regione sia nella sua interezza, dalle spiagge del Salento, passando dal fascino della valle d’Itria agli scorci di Polignano, transitando dal porto di Trani per giungere il Pizzomunno, la Puglia merita di essere visitata nella sua interezza e sono sempre più i turisti che decidono di percorrere l’intera regione in 7-10 giorni.

Siamo però altrettanto conviti che a fronte di questi dati incontrastabili bisogna dare pari opportunità a tutte le province, investire in egual misura sulle infrastrutture in tutte le provincie della Puglia per dare ad un territorio come quello della capitanata una delle poche speranze che ha di investire su se stessa. W La Puglia! W il Gargano!

 ilsipontino.net