Coste, salvaguardia del mare e valorizzazione del territorio. Il Comune di Peschici dice la sua circa il Rapporto spiagge 2021 rilasciato da Legambiente, affrontando alcune tematiche riportate alla luce dall’associazione ambientalista. Nel Rapporto, Peschici è tra i Comuni costieri in Puglia con la maggiore occupazione di spiagge in concessione (74%).
“Ci sono le concessioni demaniali marittime, le concessioni di specchi d’acqua, per esempio abbiamo Lega navale, che servono per lo svolgimento delle attività locali dell’associazione – dice il Sindaco di Peschici Franco Tavaglione – Vorrei capire questo dato statistico, che viene da un documento importante di un’associazione che si occupa di ambiente in maniera egregia. Non so se il Comune di Peschici sia quello che ha rilasciato il maggior numero di concessioni. Sono frutto di una legittimità che devo dare in maniera assoluta e ritengo che l’attività svolta dall’ufficio demanio del Comune di Peschici sia rispettosa delle leggi. Inoltre, tutto passa attraverso il controllo della Regione. Con delibera la 669 del 26 aprile 2021, emanata ai sensi degli articoli 7 e 8 del decreto legislativo 116 del 2008, rilasciato sulla base dei campionamenti effettuati. Il report allegato alla Delibera di giunta regionale vede la costa del Comune di Peschici, a partire da Hotel Morcavallo, tra i punti di individuazione delle aree di balneazione. Abbiamo poi Mannacore, Baia San Nicola. Parliamo di un prelievo effettuato a 300m dallo scarico della fogna, che avviene a largo a distanza di oltre 1 km”.
Sono segnalati 11 punti che interessano la costa di Peschici, che indicano una qualità eccellente. Dati che riguardano l’intera costa garganica.
“Ci si è avviati su un percorso di sensibilizzazione e di problematiche legate all’ambiente e alla salute del mare, in quanto il Gargano fa industria turistica, così come boschi e cultura – dice -. Il mare è un elemento determinante e senza una buona qualità delle acque di balneazione l’industria turistica crollerebbe. I numeri delle presenze non sono quelli che vengono fuori dagli appassionati di beni culturali, sicuramente importantissimi e che completano l’offerta turistica, ma i numeri nascono dal mare. Chi viene sul Gargano viene per trascorre delle settimane sul mare. Questo report ci rende sereni, perché vuol dire che stiamo facendo il nostro dovere di buoni amministratori, così come il riconoscimento di certificazione ambientale. Il Comune di Peschici nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento delle 100 mete d’eccellenza d’Italia. Nel 2020 nonostante il Covid abbia rallentato una certa attività, siamo stati riconosciuti tra i 100 Ambasciatori d’Italia e di bellezza. È il quindicesimo riconoscimento della Bandiera Blu per Peschici, il che segna un territorio di qualità sia per la tutela del mare, dell’ambiente e dei servizi offerti”.
Sollevato dal Rapporto un problema già affrontato dal Comune negli anni precedenti. “Il problema dell’erosione delle coste nasce dal 2000 – afferma – In quegli anni, appena eletto Sindaco, fu uno degli aspetti attenzionati dalla mia amministrazione e ci fu una sorta di pianificazione che individuava i punti più deboli ed esposti a questo fenomeno. Un documento che è stato regolarmente inoltrato alla Regione Puglia affinché ne prendesse conoscenza. Immagino che questo lavoro sia stato fatto anche da Comuni a me confinanti, so per certo che il Comune di Vico del Gargano ha fatto questo. In conseguenza di quel lavoro, in quegli anni Peschici è stata beneficiaria di tre finanziamenti. Il primo di Monte Pucci, il secondo intervento è quello della rupe del Castellone, il roccione dove poggia Peschici, e il terzo è stato quello del canale di Santa Lucia. Sono d’accordo con il report di Legambiente, che ha il merito di portare alla ribalta il problema dell’erosione della costa. Ringrazio Legambiente per aver avuto questa lungimiranza, che
ha portato all’attenzione problematiche che vengono dimenticate. Il Comune di Peschici è un grande alleato di Legambiente. Sostiene e continuerà a sostenere, che questo problema deve essere affrontato in maniera definitiva”.
Evidenziati 10,2 km di costa abbandonata, non fruibile al pubblico. Anche in merito a questa, Legambiente ha lanciato una proposta di legge per garantire il diritto alla libera e gratuita fruizione delle spiagge e per premiare la qualità dell’offerta dei lidi in concessione. In particolare, i primi tre obiettivi della Legge dovranno essere quelli di stabilire un limite massimo del 50% per le spiagge in concessione in ogni comune, con regole per garantire passaggi e spazi per i cittadini. “La mia costa è difficile, così ancor più difficile quella verso Mattinata, perché abbiamo un territorio olograficamente ancor più complesso – dice -. Ci sono spiagge libere che sono già nella fruizione dei cittadini, ma a causa dell’andamento olografico, difficilmente possono essere utilizzate. L’accesso è agevole solo via mare. Non vorrei si trattasse di una enunciazione di solo principio, ma di difficile applicazione. A meno che non si organizzino trasporti marittimi, che metterebbero tutti nella condizione di raggiungere questi spazi che devono rimanere liberi”.
Silvia Guerrieri
l’attacco