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VIESTE/ “PAGHIAMO LE TASSE TUTTO L’ANNO MA NON ABBIAMO GLI STESSI SERVIZI DEI RESIDENTI”

Non c’è estate senza Vieste e questo è ormai vero da molti anni, la rinomata località turi­stica del Gargano si è conquistata una fama invidiabile ed è annovera­ta tra le mete preferite dai villeggianti in Puglia e non solo. Merito soprat­tutto delle bellezze dei luoghi, del- l’offerta i termini di intrattenimento e servizi sempre più ricca e variegata e della campagna promozionale spinta che ha permesso a tanti di co­noscere la città.

Ma non è tutto rose è fiori, almeno stando alle doglianze che arrivano da un gruppo di turisti, originari della provincia di Foggia, che hanno deciso di acquistare una ca­sa a Vieste per potervi trascorrere i giorni di ferie.

“Da qualche anno a questa parte in quel di Vieste, come sappiamo un posto turistico gremitissimo, in cui c’e una affluenza esagerata arrivano anche tutte quelle persone che han­no comprato casa. Peccato che si percepisca da parte di una buona fetta di viestani, una sorta di rigetto, soprattutto nei confronti di chi, come noi, proviene dalla provincia di Fog­gia’’, hanno raccontato. Rigetto che si manifesta nei comportamenti quotidiani non dei più cordiali e an­che in una disparità di trattamento, di carattere amministrativo. “Sembra quasi ci siano proprietari di case di serie A e di serie B, i primi so­no i viestani doc, quelli di serie B so­no i turisti che hanno scelto di inve­stire nella perla del Gargano e che ci tornano ogni anno. Eppure noi pa­ghiamo le tasse per intero, tutto l’an­no, sotto questo profilo veniamo identificati alla stessa stregua di un residente, parità che però non si ri­flette nella possibilità di beneficiare degli stessi servizi. Tanto per co­minciare non abbiamo diritto ad entrare con l’auto a casa nostra, in stra­de sottoposte a zona a traffico limi­tato, si tratta del centro storico che di fatto però è asfaltato e quindi il tran­sito delle auto non andrebbe a dete­riorare il manto stradale, tranne in al­cune parti circoscritte. Per tutta ri­sposta qualche locale ci ha detto a chiare lettere: ‘forse voi non avete capito che nessun foggiano parcheggerà più sotto casa, i viestani vanno a lavorare, voi venite in va­canza e quindi potete girare per tro­vare i parcheggi’. Una frase che non ha bisogno di commenti”.

Un proprietario di casa non residen­te ha diritto, tramite un pass che va rinnovato ogni due anni, al costo di un euro, di accedere nella Ztl quan­do non è attiva, quindi dalle 20 alle 7 del mattino per soli 30 minuti, tra­scorsi i quali scatta la sanzione pres­soché inevitabile pervia del monitoraggio delle telecamere. “Se una famiglia ha passeggini, bambini e valigie, deve scaricare la roba a casa propria e supera i 30 mi­nuti, è soggetta a contravvenzione: una cosa inaudita – hanno protesta­to i proprietari non residenti -. Ma non è tutto, per le strade in Ztl di se­ra ci sono addirittura posti auto inu­tilizzati, mentre gli automobilisti sono costretti a girare in lungo e in lar­go per cercare parcheggio sulle strisce blu. Tra l’altro i non residenti possono registrare un solo mezzo e quindi una famiglia con due auto ne può registrare uno solo e volendo cambiare la macchina è necessario inviare una Pec, comunicare il cam­bio al Comune e attenzionare la po­lizia locale mentre si è in vacanza, la dimenticanza determina la multa. In tutto ciò, hanno predisposto il paga­mento di un abbonamento per par­cheggiare sulle strisce blu con una differenziazione tariffaria, per i resi­denti, i non residenti, i proprietari di casa e i proprietari di strutture recet­tive. Ad esempio un abbonamento della durata di 3 mesi ci costa 100 euro nonostante molti di noi avreb­bero il posto sotto casa. Per i viestani la prima macchina è gratuita, l’ab­bonamento di 3 mesi costa 25 euro sulle strisce blu. C’è davvero una disparità di trattamento ma non nel pa­gamento delle imposte che sono uguali per tutti. E poi i carri attrezzi si appostano come degli aguzzini, il povero turista viene multato ogni volta, quasi fosse una preda da spennare”. Se i servizi vanno a gonfiare il costo della vacanza, non fanno eccezione le spese per l’intrattenimento. “Ogni anno aumentano le tariffe: l’ombrel­lone stagionale costava 640 euro l’anno scorso, quest’anno 690, stes­sa fila, stesso posto, stesso numero da 15 anni ma con 50 euro in più ogni estate. In definitiva tutto è aumenta­to e forse dovrebbe essere più chia­ro il concetto secondo cui il turismo fa di Vieste una delle più ricche lo­calità della Puglia e si dovrebbe ri­pensare al modo in cui si vedono (e trattano) i turisti, per il bene soprat­tutto della città e della Capitanata”, hanno concluso i non residenti.

Cinzia Celeste

l’attacco