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VIESTE VERSO LE COMUNALI/ SPINA DIANA REPLICA AL COMUNICATO DI VIESTE SEI TU (6)

Ho provato a spiegare ai giovani che combattere per i propri ideali vale sempre la pena, anche quando l’avversario sembra troppo forte;

ho provato a spiegarvi, quando mi avete avvicinato, e prima che mi allontanassi, che della politica ha bisogno chi è più debole, non sempre gli stessi;

ho provato a farvi capire che la legalità è un valore assoluto, non relativo. Non la si può brandire come una spada nei confronti dei più deboli e ammainarla come una bandiera quando invece vi fa comodo;

ho provato a convincervi del fatto che il confronto sui contenuti accresce il valore del contributo che si vuol dare alla causa comune, ma avete preferito ripiegare sulla denigrazione piuttosto che confrontarvi sui programmi;

ho provato a spiegarvi che una cosa sono le liste collegate, che voi impropriamente chiamate “liste a sostegno”, e tutt’altra cosa sono le “liste civetta”.

Volevate confondere gli elettori con le “liste collegate”, ma queste sono previste solo nelle competizioni regionali, quelle “a sostegno” nelle elezioni amministrative nei Comuni con più di 15.000 abitanti.

Le liste civetta, invece, non sono previste dalla legge. Si tratta, infatti, di un meccanismo utilizzato spregiudicatamente per raggirare la legge, la quale – in presenza di una sola lista- prevede che si debba necessariamente raggiungere il quorum del 50% degli elettori. A questo punto, considerato anche il decreto emanato per l’emergenza sanitaria, che prevede un abbassamento del quorum al 40% in caso di lista unica, mi chiedo: se avete amministrato così egregiamente come sostenete, perché avete fatto ricorso all’escamotage della lista civetta, anziché rispettare il diritto dei cittadini di scegliere fra voi e il commissario? Avete svilito il diritto degli elettori al punto tale da dover scegliere fra voi e voi.

ho provato a farvi capire che raccontare menzogne al popolo non conviene; vi si ritorce contro. Mentite sapendo di mentire;

ho provato a farvi capire, inoltre, che non è giusto che rappresentanti del popolo o paladini della legalità (quali vi ritenete) facciano passare il messaggio distorto agli elettori che il commissario prefettizio sia una sorta di spauracchio da temere ed evitare ad ogni costo. Sapete benissimo che il commissario rappresenta un’alta carica dello Stato e, in quanto tale, viene incaricato di sostituire i pubblici amministratori per garantire la continuità dell’azione amministrativa; sono figure istituzionali preparate per gestire al meglio la Cosa pubblica; nessun danno arrecherebbe alla nostra città. Anzi, vi ricordo, che i parcheggi attributi ai “soliti noti” furono rimessi nella piena disponibilità del Comune proprio dal Commissario prefettizio,

che ebbe a precedervi e ad imboccarvi la via, non da Vieste sei Tu come, invece, millantato dal Sindaco;

ho provato a far capire ai nostri concittadini che noi non rappresentiamo una minaccia per loro, come voi vorreste fargli credere. In realtà, siamo una minaccia per voi, per la vostra sussistenza, per il vostro lavoro e per il vostro modo di fare politica. E quando questo accade – che sia un governo, che siano affari o qualsiasi altra cosa – chi ha le redini, la mano sul cambio, va fuori di testa. La lista civetta, il vostro comunicato e l’intervista del Sindaco l’hanno ampiamente confermato;

ho provato, è vero, a presentare una posposta elettorale alternativa alla vostra. Ho provato e per poco non ci siamo riusciti.

Ho provato e proverò ancora. Ancora. E ancora.

Infine chiudo esprimendo un personale desiderio che trova riscontro anche nelle ultime parole espresse dal Sindaco nella sua intervista: sarebbe più giusto e utile per i cittadini che questo confronto continuasse pubblicamente in un sano contraddittorio, nella sede e con le modalità che lui stesso riterrà più opportune, abbandonando questo antipatico e sterile botta e risposta.

Lorenzo Spina Diana