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PASCOLI ABUSIVI/ ESPOSTO DI UN PASTORE DI 70 ANNI DI MATTINATA

Un pastore 70enne di Matti­nata ha inviato esposto lo scor­so 27 settembre all’attenzione del procuratore e del prefetto di Foggia, e per conoscenza al Mini­stero dell’Interno e al Comando generale dei carabinieri.

In particolare, spiega l’uo­mo nel suo esposto, due giovani pastori, padre e figlio entrambi di Mattinata, “da anni pascola­no abusivamente sul demanio comunale – e più precisamente sulle contrade Grasso, Paratina ed Alvaro – occupando di fatto in esclusiva circa 40 ettari del terri­torio comunale”.

Gli stessi, infatti, “hanno provveduto a recintare con filo spinato tali appezzamenti e, in aggiunta, per avvalorarne il possesso in esclusiva, hanno po­sizionato in diverse zone delle vasche da bagno per l’abbeve­raggio del loro bestiame”. Della situazione, non nuova, è stato in­formato anche il primo cittadino, Michele Bisceglia, che “avrebbe provveduto ad informare le au­torità competenti per multarli e denunciarli per il loro abuso, facendo rimuovere sia il filo spi­nato che le vasche da bagno”.

“La legalità, va specificato, è un tema molto caro al nostro sindaco, il quale ha basato l’in­tera sua campagna elettorale su questo sostantivo, e pertanto egli elogiava pure il mio atteg­giamento nell’esporre la situa­zione”, aggiunge.

Inoltre, evidenzia il pastore nella sua denuncia, la ‘fetta’ di territorio in questione “è oggetto di una importante strada che col­lega il nostro comune al nord del Gargano ed in particolare alla ri­nomata Foresta Umbra – strada molto trafficata in modo partico­lare d’estate -, e che gli enuncia­ti allevatori lasciano liberamente al pascolo il loro bestiame, senza alcuna custodia lungo tale via con grave pericolo per l’incolu­mità pubblica”.

“Naturalmente – aggiunge – i regolari possessori di ‘Fida pascolo’, tra cui il sottoscritto, sono di fatto impediti a pasco­lare il proprio bestiame sul so­praindicato demanio. Ancora, il fatto che i due circoscrivessero con il filo spinato dette zone ha comportato che molti proprieta­ri di terreni in essi inclusi siano bloccati ad accedere ai terreni di proprietà, ma non denunciano per paura”. “A distanza di oltre 100 gior­ni dall’incontro avuto col primo cittadino, nel mese di giugno, nulla però è cambiato. Anzi: la si­tuazione è peggiorata!”, lamenta il pastore. “E non risulta che sia stato messo in pratica alcun atto per ovviare a questo illegale stato di cose. E’ bene ricordare che il nostro Comune si è appena riabilitato dalla procedura per infiltrazioni mafiose per cui subi­va un commissariamento di ben 18 mesi. Pertanto, chiedo che si prendano i dovuti provvedimenti e si facciano cessare tali disone­ste condotte”.