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IL COMITATO GINO LISA: “TOUR OPERATOR INADEMPIENTI E LA REGIONE CHE, SI CONTRADDICE SCHIZOFRENICAMENTE, LASCIANDO VUOTE LE DUE PALAZZINE RISTRUTTURATE PER LA PROTEZIONE CIVILE, HA PENSATO DI ATTIVARE A MODUGNO LA VERA BASE DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE”.

Si è svolta, presso il “Grand Hotel Vigna Nocelli” in Lucerà, l’as­semblea dei soci del comitato Vola Gino Lisa. “L’assemblea – spiegano dal comitato – ha vi­sto l’attiva ed ampia partecipa­zione di tutti i soci, presenti e collegati a distanza, ed è stata aggiornata sull’evoluzione del­la vertenza del trasporto aereo di Capitanata, con riferimento particolare all’applicazione, in agosto/settembre, da parte dell’attuale società che gesti­sce in sub appalto lo scalo, di tariffe esorbitanti per l’utilizzo dell’aeroporto, tali da scorag­giare chiunque dallo sbarcare a Foggia! Da questo punto di vista è mancato, da parte di Aeroporti di Puglia Spa, un qualsiasi controllo in merito, come pure continua a mancare da parte di AdP un piano indu­striale necessario per la riatti­vazione dei voli commerciali da Foggia”. L’assemblea ha stigmatiz­zato lo storico atteggiamento del gestore (A.d.P.) che “tende a non prospettare un minimo di programmazione per Foggia a differenza di quanto fa invece per gli scali di Bari e Brindisi, ed il forte pregiudizio che com­porta tale assurda situazione (tariffe fuori mercato per l’u­tilizzo dei servizi aeroportuali e mancanza di un piano indu­striale) di fronte all’interesse degli operatori commerciali, comunque dimostrato, intorno allo scalo di Capitanata in se­guito alla sua riapertura”.

L’assemblea ha poi rileva­to come sia” privo di logica e di alcuna spiegazione l’atteg­giamento della Regione Puglia che, contraddicendo schizofre­nicamente se stessa, lasciando vuote le due palazzine apposi­tamente ristrutturate per ac­cogliere la Protezione Civile, ha pensato invece di attivare a Modugno la vera base della Protezione Civile Regionale e di continuare a tenere a disposi­zione, presso lo scalo Gino Lisa di Foggia, solo i due aerei firebox che, come a tutti da sempre noto, è da oltre dieci anni che decollano senza alcun proble­ma anche dalla vecchia pista. Sarebbe solo follia pensare poi che queste strutture possano servire unicamente al 112, che è ben altra cosa rispetto al progetto indicato per l’ottenimento del SIEG e dunque per l’uso completo dei 14 milioni di euro dei fondi CIPE utilizzati, che ci si domanda a questo punto se sono stati ben utilizzati!”.

In questo sconfortante quadro individuato dal comitato ‘Vola Gino Lisa’, e che oggi pubbli­camente viene denunciato, “si è aggiunta anche l’incapacità dimostrata da parte dei Tour Operator di programmare, nei tempi adeguati, l’attivazione sullo scalo dei voli charter per la stagione estiva, passata e prossima”. “Di fronte a questo desolante quadro – proseguono -, agii assordanti silenzi della Regione Puglia, in primis con il suo presidente e vice presiden­te, all’assenza ed al disinteres­se per il Gino Lisa dimostrati da tutti i rappresentanti poli­tici (nazionali e regionali) del nostro territorio, chiediamo ad Aeroporti di Puglia: di monito­rare la questione dei costi per l’aviazione generale, con invi­to immediato a riportare detti costi a livelli competitivi, even­tualmente anche risolvendo il contratto di sub concessione con l’attuale società; .di chia­rire ed esternare la volontà di attivazione di voli commerciali per lo sviluppo dello scalo di Capitanata”.

Mentre alla Re­gione Puglia, aggiungono, per essa al suo presidente Emi­liano, chiediamo di inserire nel prossimo Consiglio di Ammini­strazione di Aeroporti di Puglia Spa, attualmente in attesa di formazione, un rappresentante del territorio di Capitanata che sia sua espressione concreta e condivisa e dunque non un burattino politico da poter con­dizionare, affinché anche il no­stro territorio (e dunque il Gino Lisa) abbia finalmente un suo vero e competente rappresen­tante territoriale. Tre ufficiali richieste formulate dall’assem­blea dei soci e che oggi giriamo pubblicamente alla stampa, affinché le possa trasmette­re a chi di dovere, presidente Emiliano in testa: il tempo del­la pazienza, dei sorrisi e delle strette di mano è ufficialmente scaduto, e la colpa non è certo del Comitato VolaGinoLisa, ma di chi, ancor oggi, è del tutto inadempiente”, concludono.