Non c’è pace per il centro raccolta rifiuti di Peschici: non più tardi di una ventina di giorni fa, un incendio ha interessato il sito e di nuovo nella notte tra martedì e mercoledì le fiamme sono divampate nello stesso. Il rogo ha interessato due cassoni pieni di rifiuti, destinati allo smaltimento.
IlSindaco Franco Tavaglionesui social ha manifestato la volontà di convocare un consiglio comunale urgente sull’ennesimo atto che ha tutta l’aria di essere di natura dolosa. “Miserabili, vi fermeremo”, ha tuonato. Nelle scorse settimane si è ricostruito la vicenda del centro raccolta rifiuti, considerato che già altre volte è stato funestato da episodi analoghi, anche in tempi recenti.
Il Ccr a partire dal 14 febbraio 2017 è stato consegnato alla ditta appaltatrice del servizio raccolta e smaltimento rifiuti: la Ecogreen Srl, di Campobasso, già in passato titolare della commessa, che si è riaggiudicata a seguito di procedura aperta, conclusasi il 25 febbraio scorso.
L’appalto per l’affidamento dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e assimilati, di spazzamento ed altri complementari è andato al concorrente primo-classificato, che ha ottenuto un totale di 93,335 punti per aver offerto un ribasso del 2,45%, pari a 111.943,39 euro, su un importo di gara soggetto a ribasso di 4.569.118,04 euro.
Valore totale per l’aggiudicazione: 4.524.024,92 euro, Iva esclusa, per due anni. Il centro si trova a ridosso dell’ex campo sportivo comunale di via Montesanto. E’ stato interamente finanziato con fondi regionali e curato nella sua realizzazione dal Comune; l’impianto è stato pensato per l’ottimizzazione e l’implementazione della raccolta differenziata, presso il quale i cittadini possono conferire i vari materiali, con la supervisione a cura del personale della ditta.
Il Ccr ultimamente è stato molto chiacchierato, c’è stato chi ha sottolineato che l’incendio del 9 novembre scorso è sopraggiunto proprio nei giorni dell’udienza della Ecogreen davanti alla prefallimentare di Campobasso, in programma proprio quello stesso. A gestire la pratica è Rosa Napolitano che ad oggi ancora non scioglie la riserva in ordine all’ipotetico fallimento dell’azienda. La Ecogreen infatti si trova in concordato pieno con continuità aziendale.
Questo è uno strumento giudiziale di risoluzione della crisi di un’impresa. Si attua mediante la realizzazione di accordi con i creditori destinati ad essere perfezionati sotto la protezione del tribunale. Questa particolare fattispecie consente all’azienda la prosecuzione dell’attività.
Il concordato preventivo era stato disposto già nel 2019, vale a dire che quando la Ecogreen ha partecipato alla gara di Peschici pativa già una situazione di crisi. Eppure, anche in questa situazione ha vinto la gara, evidentemente i requisiti del bando lo hanno consentito.
La gara europea è stata espletata dalla stazione unica appaltante in Provincia, pubblicata a marzo del 2020 e aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Responsabile unico del procedimento era Giuseppe Cela.
Da rilevare anche il fatto che a breve (il 31 dicembre) scadrà il contratto dell’addetto alla guardiania del centro. C’è da capire se l’azienda opterà per il rinnovo o lascerà incustodita l’area.
Nel frattempo si moltiplicano le lamentele da parte dei cittadini sulla qualità del servizio. A quanto riferiscono beninformati a l’Attacco all’interno del gruppo di lavoro composto da 26 persone si è venuta a creare una sorta di divisione “fratricida”. Si sarebbero formati due gruppi opposti, legati ciascuno ad un coordinatore.
Proprio la presenza di due responsabili, secondo alcuni, avrebbe provocato la spaccatura. In passato in effetti era previsto un unico dirigente, più di recente invece l’azienda avrebbe deciso di affidare a due distinte figure il compito di gestire il personale. I lavoratori, scegliendo sotto quale ala protettiva stare, avrebbero prodotto la divisione. Insomma, i peschiciani percepiscono queste tensioni interne e a queste attribuiscono le criticità che riscontrano poi nel servizio. Oltre all’insofferenza nei confronti di una gestione rifiuti non sempre ottimale, in città cresce anche la preoccupazione per la frequenza con cui si ripetono certi episodi.
Proprio nel consiglio comunale di lunedì il Sindaco ha stigmatizzato la violenza perpetrata a danno del ristoratore Domenico Cilenti, recentemente insignito della celebre stella Michelin, vittima di un attentato a danno della sua auto. Ma evidentemente non è bastato.
Cinzia Celeste
l’attacco