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OPERAZIONE DELLA GUARDIA COSTIERA CONTRO LA PESCA ILLEGALE, A TUTELA DELLE RISORSE ITTICHE E DEL CONSUMATORE: DENUNCE E SANZIONI PER CIRCA 100.000 EURO

Si è svolta fra il 25 febbraio e il 7 marzo scorsi  della guardia costiera, coordinata e disposta dal 6° centro di controllo Area Pesca della direzione marittima di Bari, contro la pesca illegale. I controlli, svolti dai militari in servizio presso tutti i comandi pugliesi, si sono svolti in mare, presso i punti di sbarco del pescato e presso rivendite al dettaglio. In particolare, su tutto il territorio regionale, sono stati effettuati un totale di 365 controlli con l’elevazione di sanzione amministrative per importi che superano i 100mila euro. Nel compartimento marittimo di Manfredonia (da Zapponeta a Marina di Chieuti) sono stati effettuati 39 controlli e ispezioni presso diversi operatori del settore (ristoranti, supermercati pescherie e venditori ambulanti). Le attività di verifica hanno portato all’elevazione di 13 sanzioni amministrative pari ad un importo totale di circa 21mila euro. Particolare attenzione è stata posta all’utilizzo di attrezzi da pesca non regolari, con il sequestro di ben sei attrezzi non correttamente segnalati.

Tra le diverse attività spicca quella portata a termine congiuntamente dai militari degli uffici locali marittimi di Rodi Garganico e di Lesina che hanno sequestrato più di 800 kg di prodotti ittici vari in quanto privi dell’idonea documentazione volta ad attestare la tracciabilità.

Ma i controlli non si sono interrotti con il termine dell’operazione complessa regionale. Infatti, nel pomeriggio di ieri, nell’ambito dei quotidiani controlli sulla filiera della pesca, i militari della Capitaneria di Porto di Manfredonia hanno effettuato una verifica a bordo di un autoveicolo nel quale era stata occultata la presenza di circa 500 esemplari di riccio di mare (paracentrotus lividus) abusivamente raccolti da pescatori di frodo in trasferta sulle coste del Gargano.

Oltre alla sanzione di 2.000 euro il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e successivamente rigettato in mare in quanto ancora allo stato vitale. Le attività di controllo continueranno anche nei prossimi giorni, al fine di garantire il rispetto di norme e regolamenti in materia di pesca.