Menu Chiudi

PUGLIA/ L’ACQUA NON BASTA PIÙ. IL CNR: RISCHIO RAZIONAMENTI SE CONTINUA LA SICCITÀ

Puglia, i bacini idrici calati di 7 milioni di metri cubi, nel weekend previsti 38°Confagricoltura: «Per l’irrigazione importante riutilizzare acque reflue trattate»

«Non c’è più acqua per tutti gli usi: rischio razionamento anche per l’acqua potabile». Con questo allarmante titolo il comunicato datato 2 giugno dall’Anbi (Associazione nazionale bonifiche, irrigazione e miglioramenti fondiari), sottolinea gli effetti dell’emergenza siccità che riguardano Puglia e Basilicata. Complici le alte temperature e le piogge sempre più scarse, i bacini delle due regioni registrano una vistosa decrescita nei volumi trattenuti, calati rispettivamente di oltre 7 milioni e di quasi 8 milioni di metri cubi.

Nei bacini di Basilicata il calo è stato di oltre due milioni di metri cubi in una settimana ed un gap negativo di quasi ventisei milioni rispetto al 2021) e Puglia meno 5.500.000 in 7 giorni.

Una emergenza confermata anche dall’Osservatorio Siccità del Cnr dalla ricercatrice Romina Magno: «Soprattutto per gli abitanti delle aree servite da piccoli bacini idrici, — ha spiegato — in caso perduri questa siccità non sono da escludere. Se infatti i bacini fossero in secca, difficilmente ci sarebbero soluzioni diverse dal portare l’acqua con le autobotti».

Intanto, a causa della persistenza dell’anticiclone africano Scipione, sulla Puglia continuano a registrarsi temperature caldissime, oltre la media stagionale. Le previsioni per sabato 4 giugno indicano per le massime 37° a Bari, 31 a Brindisi, ben 38 gradi a Foggia, 37 a Lecce e 38 a Taranto. Insomma, un weekend infuocato che non sembra dare tregua e la tendenza al grande caldo dovrebbe riguardare anche la giornata di lunedì 6 giugno.

Tornando alla carenza idrica, ovviamente, ad essere più penalizzato è il settore agricolo anche per la carenza di infrastrutture e di investimenti mirati a evitare sprechi idrici. Da anni Confagricoltura Puglia denuncia la mancanza di un piano. Per il presidente Luca Lazzàro «tutti gli anni in Puglia arriva il caldo e, in concomitanza, si aggrava la siccità e la mancanza d’acqua.

Tutti gli anni a giugno arrivano uno ‘Scipione’, un ‘Caronte’ e un ‘Lucifero’, e tutti gli anni cala il livello negli invasi.

Il problema si ripresenterà anche in futuro se non si investe in una politica irrigua unica, nel risparmio degli sprechi e nel riuso». La disponibilità di acqua è un elemento fondamentale che condiziona pesantemente la produttività in una regione dove operano 77mila aziende agricole, quasi 11% del totale quelle italiane (dato febbraio 2022 Centro studi Confagricoltura) su una superfice agricola coltivata di 1,3 milioni di ettari, il 10,2% di quella nazionale (12,6 milioni di ettari).

«Confagricoltura Puglia – continua Lazzaro – è impegnata a sensibilizzare le istituzioni sull’importanza del riutilizzo delle acque reflue e sulle necessità infrastrutturali specifiche del territorio. Per esempio, il riutilizzo delle acque reflue trattate è un approvvigionamento idrico affidabile, indipendente dalla siccità stagionale e dalla variabilità meteorologica».