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SANITÀ PUGLIESE ALLO STREMO I MEDICI: TURNI MASSACRANTI

Un appello a tutti i partiti, perché inseriscano il rafforzamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn) tra i punti del programma elettorale. A lanciarlo è il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), Filippo Anelli.

Tra le priorità per la Fnomceo è la «drammatica condizione dei Pronto Soccorso, del 118, della Medicina di Emergenza Urgenza». Sul territorio, «va potenziata l’attività dei medici di medicina generale, affiancandoli con personale amministrativo e di studio e altri professionisti, prevedendo un aumento del Fondo aziendale dei fattori produttivi».

Va poi garantita ai medici e ai professionisti sanitari, «la piena sicurezza sul lavoro, anche con la prevenzione e la repressione delle aggressioni, in ottemperanza alla Legge».

Sulla questione sono intervenuti anche i rappresentanti dei sindacati pugliesi (Smi, Snami, Simet, Cgil Fp medici, Ugs medici) che da anni denunciamo le gravi difficoltà del Sistema sanitario regionale pugliese. «Segnaliamo da tempo – scrivono in una nota congiunta – la mancanza di medici negli Ospedali con le ovvie conseguenze per i malati; la fuga dei colleghi dal Dipartimento di Emergenza-Urgenza 118 le cui ambulanze sono molto spesso senza medico ( e come sappiamo la presenza del medico può fare la differenza tra la vita e la morte ) e la conseguente difficoltà dei medici di medicina generale costretti dalle norme carico di lavoro e da una esasperante burocrazia alla rinuncia dell’incarico (i più giovani) o ai prepensionamenti per quelli che possono, inoltre l’incresciosa situazione dei Pronto Soccorso diventati dei veri lazzaretti con la difficoltà, se non l’impossibilità, per i pochi medici addetti di svolgere il proprio lavoro professionale nel migliore dei modi e per i pazienti di ricevere una risposta adeguata alle proprie richieste di salute».