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CAPACCHIONE (SIB): “A LUGLIO FRENATI DAL COVID. LA VERA PARTITA SI GIOCHERA’ SULLE CONCESSIONI”

Un avvio incoraggiante, tra la fine della primavera e l’alba dell’estate. Poi una flessione, a luglio, rispetto alle previsioni. Ora la speranza che le settimane clou di agosto regalino agli ope­ratori il boom atteso.

A fotografare l’andamento delle presenze sulle spiagge del Gargano e della Bat è il presidente del Sindacato italiano balneari, Antonio Capacchio­ne, titolare di uno stabilimento balneare a Margherita di Savoia: «A maggio e giugno, l’inizio della stagione estiva è stato buono, complice il tempo che ha favorito un buon afflusso. Nel mese scorso, invece, abbiamo registrato un calo, soprattutto nei giorni dal lunedì al venerdì, mentre nei weekend, e in particolare la domenica, le spiagge sono rimaste molto affollate. Credevamo che anche luglio avrebbe proposto un trend in crescita, così non è stato. Evidentemente, rispet­to alla voglia di tornare alla normalità, di lasciare da parte le preoccupazioni e godersi un po’ di relax, prevalgono le difficoltà economiche di que­sto periodo, in cui le famiglie si sono ritrovate a fronteggiare aumenti legati soprattutto al caro carburante e ai costi raddoppiati dell’energia, con bollette salatissime da pagare».

Secondo il sindacato dei balneari il calo non è stato determinato dall’aumento dei prezzi nei lidi, con rincari segnalati un po’ ovunque sia per affittare ombrelloni e lettini che per pranzare o cenare. «Le tariffe sono aumentate dell’8-10%, un ritocco contenuto e in linea con tutti i rincari che ci sono stati negli ultimi mesi – sostiene Ca­pacchione -. Più che altro ha inciso il fattore Covid, sottovalutato da molti o da tutti, perché si pensava che con l’avvento dell’estate il problema fosse superato. Invece ha avuto un peso non indifferente: c’è stato un ritorno dei contagi che ha condizionato le vacanze di tante famiglie, cau­sando una flessione nelle presenze sia dei turisti e vacanzieri che trascorrono almeno una settima­na o dieci giorni in una località di mare, sia degli escursionisti, ossia i bagnanti giornalieri».

Adesso che l’estate è pronta ad imboccare il rettilineo finale, ci si attende il pienone che caratterizza, come da tradizione, i giorni a cavallo del Ferragosto.

«L’inizio di agosto è stato in linea con il mese di luglio, ma questa settimana è iniziata bene, c’è stata l’impennata che aspettavamo e che ci au­guriamo duri il più a lungo possibile, sperando che non sia il maltempo a fare da guastafeste», afferma il presidente del Sindacato italiano dei balneari, impegnato anche sul dibattuto fronte della scadenza delle concessioni marittime, che dal 2024 saranno assegnate con gare pubbliche. Una svolta epocale nella gestione degli arenili, dopo decenni di rinnovi automatici agli stessi titolari. «È un tema su cui potremo esporci più approfonditamente quando arriveranno anche i decreti attuativi relativi alla legge – conclude Capacchione -. Intanto ribadiamo che lo Stato deve rispettare gli accordi presi quando ha af­fidato le spiagge in gestione ai titolari degli sta­bilimenti. Se così non sarà, ci rivolgeremo all’au­torità giudiziaria. La legge va perfezionata: sia­mo sicuri che ci sarà una revisione, in questo senso, che vedrà tutte le forze politiche trovare un punto di incontro»

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