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VIESTE/….TOLLERANZA ZERO

riceviamo e pubblichiamo

 Sono ospite ma anche originario di Vieste, una cittadina che ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni, molti dei quali, devo ammetterlo, in positivo.

Ho letto recentemente il compiacimento della polizia locale e di tutte le forze dell’ordine, in simbiosi con il comune, per l’attività svolta durante la stagione balneare in corso, in particolare per il periodo di ferragosto.

Specialmente in termini di sanzioni al codice della strada (sempre una buona cassa per i comuni …)

Non sono qui per lamentarmi dei parcheggi a pagamento, del resto sono ovunque in Italia, e fra l’altro, molti ospiti si lamentano pur proveniendo da città, dove è ormai impossibile parcheggiare senza pagare, spesso è del tutto impossibile proprio parcheggiare, e nelle zone a strisce blu, o nei cosiddetti silos (percheggi sotterranei o sopraelevati) le cifre sono ben superiori rispetto all’euro all’ora richiesto a Vieste, e questo i turisti lo sanno, ma quando sono in vacanza evidentemente pensano che tutto gli sia dovuto, e gratis.

Il problema è un altro.

La tolleranza zero nei confronti delle eccezioni, che sono i disservizi per cui un automobilista spesso si trova nella impossibilità di poter pagare l’intera cifra, o non riuscire a pagare affatto.

Torrette per il pagamento malfunzionanti, che dovrebbero accettare carte di credito e bancomat, ma la evidentemente la scarsa manutenzione (forse, ma no è detto e ci arrivo dopo) le rende inaccessibili per questo tipo di pagamento, così l’avventore delle nostre spiagge, si trova costretto ad utilizzare la moneta, spesso non sufficiente per coprire le ore di permanenza previste.

Capita così, che, guarda caso, alle 18/18,30, pattuglie di polizia municipale si assembrano a verificare i tagliandi delle auto in sosta, senza pietà e tolleranza per nessuno!

Si dice che a pensare male si commetta peccato, però spesso ci si azzecca: ma non è che le torrette sono appositamente fuori uso con i pagamenti mediante carte, in considerazione del fatto, che poi uno non avendo sufficiente moneta, arrivati a sera si trova scoperto per fare un bel favore alla amministrazione comunale?

Certo, tolleranza zero, perchè ad una mia obiezione, un agente mi ha risposto che posso usare la app, ma se proprio vogliamo applicare la tolleranza zero, la applico anche io; mi potete obbligare a pagare il parcheggio, ma non ad avere uno smartphone a portata di mano, e se proprio vogliamo essere pignoli, alcuni operatori telefonici sul Gargano (soprattutto nelle zone periferiche e nelle contrade fuori dai centri abitati) sono inaccessibili per mancanza di copertura (ed è peraltro una cosa assurda nel 2022) quindi come faccio ad usare la app?

Peraltro, sempre in tema di tolleranza zero – giustamente, verso gli automobilisti indisciplinati – mentre una pattuglia è impegnata a scrivere verbali, magari a chi ha sforato di 15 minuti il parcheggio a pagamento, un altra pattuglia di parcheggiatori abusivi indisturbati (si sono modernizzati, si muovono con monopattini elettrici) sta sottraendo denaro ad ignari turisti spacciandosi per addetti ai parcheggi pubblici, autorizzati dal comune.

Da mesi, e tutti lo sanno, e per loro la tolleranza zero non vale?

Fastidiosi elemosinatori  (perchè alla fine di questo si tratta) che probabilmente passerebbero anche inosservati, se uno non ci cascasse, e soprattutto non avesse già speso un capitale per pagare un parcheggio regolarmente, pagare multe, dove non si considerano le eccezioni (come scritto sopra) e dove un comune (e questo è il punto che voglio sottolineare maggiormente) non dà la possibilità a chi eventualmente sfora l’orario contrassegnato sul ticket, di integrare il pagamento per il tempo non pagato.

E certo, se poi arriva anche un abusivo a chiedere soldi saltano anche i nervi.

Non stiamo parlando di divieto di sosta o omesso pagamento!

E non lo dico io, lo dice una circolare del ministero dei trasporti.

Multa su strisce blu: la tesi del ministero dei Trasporti

Secondo una circolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti [1], il ticket scaduto non rappresenta una violazione del Codice della strada, ma costituisce solo un inadempimento contrattuale verso il Comune o nei confronti della società che per suo conto gestisce i parcheggi a pagamento. Il dicastero pone una differenza tra i casi di «sosta limitata» a determinati orari e/o tipologie di veicoli (ad esempio, la sosta consentita fino a 30 minuti per le autovetture), e quelli di «sosta regolamentata» da un’apposita disciplina adottata dal Comune – con un’ordinanza che deve essere richiamata nella segnaletica – «per motivate esigenze di regolamentazione della circolazione».

Solo se la sosta è così regolamentata, la multa è possibile anche «quando la sosta si estenda oltre il limite stabilito», altrimenti «il protrarsi della sosta oltre il termine non si sostanzia in una violazione degli obblighi previsti dal Codice della strada, ma si configura come una inadempienza contrattuale che comporta per l’Amministrazione creditrice il recupero delle tariffe non riscosse» (più un’eventuale penale, se è prevista dal contratto)

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