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VERSO LE EELZIONI PROVINCIALI/ COUNTDOWN PER LA PROVINCIA. SOLO UN ARRIVEDERCI PER GATTA?

Lunedì prossimo sarà l’ultimo giorno per Nicola Gatta, sinda­co di Candela, da pre­sidente della Provincia di Foggia. L’imprenditore agricolo, però, ha 90 gior­ni, come fissa la legge, per indire le elezioni per il suo successore. Nel frattempo, ha messo nero su bianco le sue realizzazioni, a par­tire dai progetti finanziati con il Pnrr.

Il presidente Gatta, in questi anni, si è distinto per equilibrio e sobrietà, riportando Palazzo Doga­na nella discussione po­litica di Capitanata Tut­tavia, le buone relazioni e le importanti azioni amministrative di questi anni

potrebbero essere insufficienti per farsi rieleg­gere. A meno che, un fronte trasversale fatto proprio di rapporti per­sonali non si coaguli in­torno all’uscente presi­dente, magari partendo dai consiglieri comunali eletti nelle numerose liste civiche dei diversi comuni che non hanno filiere isti­tuzionali e di appartenen­za politica, ma potrebbero essere sensibili, invece, a responsabilità nuove e più ampie come, per l’appun­to, un’interlocuzione di­retta con il capo di piazza XX settembre.

Tuttavia, proprio sull’e­lezione del nuovo presi­dente della provincia si dispiegheranno i nuovi rapporti di forza politici emersi dalle recenti con­sultazioni politiche che hanno riportato il cen­trodestra alla vittoria I deputati e i senatori eletti il 25 settembre potrebbero recitare un ruolo aggre­gante, rispetto ad altre personalità, in particolare del centrosinistra, pena­lizzate nelle urne. Anche se è ancora molto forte il peso politico del vicepre­sidente della regione, il piddino Raffaele Piemontese, soprattutto perché ha costruito una rete di sni­daci e amministratori in grado di orientare gli elet­tori dell’ente di secondo livello.

Di conseguenza, la par­tita che si potrebbe gio­care da qui a gennaio appare come un match in cui le forze in campo sono definite e le variabili sono poche. Da una parte ci sono i Dem, dove le ambizioni sono diverse da quella del sindaco di Monte Sant’Angelo, Pier­paolo D’Arienzo, ai primi cittadini di Vieste, Giu­seppe Nobiletti, e Cerignola, Francesco Bonito, ed in cui non mancano gli outsider come il sindaco di Carpino, Rocco Di Bri­na.

Nel centrodestra, inve­ce, se non dovesse spac­carsi, l’unico in grado di ambire al ruolo è il sin­daco di Manfredonia, Gianni Rotice, mentre i cinquestelle potrebbero anche in questo caso svol­gere il ruolo di guastatori se non dovessero aggre­garsi ad una delle forze in campo, atteso che non hanno sindaci e i con­siglieri comunali di stretta osservanza sono pochi.

Riuscirà Nicola Gatta a respingere tanti preten­denti? Dalla sua ha le di­visioni nei vari schieramenti politici e per l’ap­punto tanti consiglieri co­munali apolidi o civici. E, forse, l’idea per tanti protagonisti di non creare fri­zioni e nuove rivalità in un momento politico dove si è chiusa una stagione proprio con le politiche e la nuova corsa elettorale per il comune di Foggia e a seguire per il Parla­mento europeo e la Re­gione non è ancora co­minciata.Edicola sud