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“L’OLIO COME IL GRANO VA QUOTATO SOLO COSI’ PUO’ ESSERE VALORIZZATO”. I PRODUTTORI ALLA CAMERA COMMERCIO: ISTITUIRE SUBITO IL LISTINO

Dopo il grano, anche l’olio extravergine prodotto distintivo della Capitanata esattamente come l’oro giallo (un po’ più opaco ultimamen­te). Ma per le quattro cultivar foggiane è arrivato il mo­mento di una valorizzazione attraverso la pubblicazione di un listino prezzi ufficiale. «L’istituzione della commis­sione Listino olio potrebbe valorizzare un prodotto, l’olio extravergine d’oliva, che in provincia di Foggia ha raggiunto qualità e quantità di straordinario rilievo», la richiesta di Confagricoltura, Coldiretti e CIA Agricoltori Italiani al presidente della Camera di commercio, Damiano Gelsomino.

Il ragionamento delle or­ganizzazioni agricole coin­volge naturalmente l’intero comparto olivicolo pugliese dai numeri altisonanti. «Nel 2021 – viene rilevato in una nota – in Puglia sono state prodotte 177.407 tonnellate di olio: 18.962 nel Foggiano, 67.865 a Bari, 58.878 nella Bat, 21.511 nel Brindisino, 3.415 in provincia di Lecce e 6.775 in quella di Taranto. La col­tivazione dell’olivo è la più estesa sul territorio regio­nale ed interessa ben 148.127 aziende. Per aziende si in­tendono sia quelle iscritte al Registro delle imprese delle Camere di Commercio sia quelle non iscritte e che non esercitano l’attività con par­tita Iva ma risultano censite Istat e/o beneficiarie di aiuti Pac. In Puglia, inoltre, ope­rano 939 frantoi oleari: Fog­gia ne conta 136, Bari 228, Lecce 251, Brindisi 143, Ta­ranto 97 e Bat 84».La qualità ormai ricono­sciuta dal mercato, ha com­piuto un salto di qualità an­che grazie al ricorso alle nuo­ve tecnologie. «Cicli produt­tivi digitalizzati, grande tas­so d’innovazione, un primo e importante ricambio genera­zionale nella conduzione del­le aziende con una maggiore propensione a conservare il valore aggiunto, soprattutto grazie a un’attenzione più centrata su marketing, pac­kaging e mercati esteri che cercano la qualità totale: so­no queste le caratteristiche che, da alcuni anni, stanno facendo crescere il comparto olivicolo della Capitanata. Le associazioni dei produttori olivicoli – sottolineano Con­fagricoltura, Cia e Coldiretti – anche grazie al sostegno e

all’iniziativa delle organizza­zioni sindacali degli agricol­tori, stanno riuscendo ad au­mentare anche la propensio­ne delle aziende a fare squa­dra, aggregazione. Per tutti questi motivi, riteniamo che l’istituzione della commissio­ne listino Olio presso la Ca­mera di commercio di Foggia sia quanto mai utile e au­spicabile».