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VERSO IL VOTO PROVINCIALE/ NOBILETTI E IL FRONTE GIALLOROSSO SENTONO LA VITTORIA. NEL M5S CADONO LE REMORE: “SE CI FA UNA PROPOSTA POSSIAMO SOSTENERLO”.

C’è ottimismo nel fronte giallorosso di Insieme per la Capitanata a un mese dalle elezioni provinciali di secondo livello che decreteranno, il 29 gennaio prossimo, il nuovo presidente della Provincia di Foggia.

“Stavolta Nicola Gatta non ce la fa”, è il commento che più circola nel centrosini­stra e tra i contiani, che sentono la vittoria del proprio candidato, il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti.

La spaccatura interna al centrodestra – con Lega e il duo Potenza-Dell’Erba con­trari a votare per Gatta, tanto da arrivare a contrapporgli il sipontino Gianni Rotice – lascia ben sperare lo schieramento av­versario, certo pur dopo la riunione cru­ciale della resa dei conti (svoltasi ieri pomeriggio) non ci sarà unità intorno al pre­sidente uscente.

Al contrario, all’interno di Insieme per la Capitanata si va verso il superamento del­l’ultimo scoglio, rappresentato per Nobi­letti dal rischio di astensione da parte del M5S.

L’ex consigliera comunale viestana Ma­riateresa Bevilacqua ha tuonato a lungo affinchè tutti gli eletti pentastellati ricor­dassero, alle urne di gennaio, quale guer­ra ci sia stata negli scorsi anni tra lei e No­biletti, uno scontro roventissimo finito an­che nelle aule di tribunale oltre che in au­la consiliare.

Ed è questo il motivo per cui alcuni consi­glieri contiani, come la sangiovannese Nunzia Palladino (la quale è anche con­sigliera provinciale), si sono lamentati dell’avvicinamento tra il M5S e Giuseppe No­biletti. Già, perché tra i vertici locali del Movi­mento e il sindaco viestano c’è un rappor­to oggi cordiale. Il sindaco da tempo ha mostrato apprezzamen­to e fatto aperture ai contiani, invitando a seppel­lire le ruggini del passato e guardare avanti.

Cosa che i livelli più alti del M5S intendono fare. Se n’è discusso nella riu­nione che i pentastellati hanno avuto lo scorso 28 dicembre, definita “molto serena” e durante la qua­le è stato affermato dai parlamentari il cambio di strategia.

“Siamo in attesa che Nobiletti faccia un passo verso di noi, con una pro­posta programmatica, con un’offerta inerente le deleghe assessorili o prossimi appuntamenti”, rivelano fonti contiane.

“Non è scontata l’asten­sione, non escludiamo di poterlo appoggiare. Lo stesso presidente della Regione Michele Emi­liano si sta muovendo in tale direzione. Siamo dell’idea che sia meglio incidere che relegarci a spettatori esterni. Abbia­mo un ottimo rapporto coi civici emilianisti di Rosa­rio Cusmai e intendiamo continuare a lavorare as­sieme”.

Del resto, con un candi­dato civico anziché piddino è più facile il voto per il M5S. I beninformati rac­contano che, nei giorni scorsi, alcuni big penta­stellati abbiano incontra­to casualmente Nobiletti insieme alla segretaria provinciale Pd Lia Azzarone e al sindaco di Mon­te Sant’Angelo Pierpao­lo d’Arienzo. Quest’ulti­mo, dopo aver digerito la mancata candidatura al­la presidenza della Pro­vincia, ha invitati i 5S a votare per Nobiletti: “Potevo capire che non volevate supportare me, che sono piddino, ma su Nobiletti non potere dire niente”.

Anche a livello comunale, in verità, si re­gistrava da giorni l’orientamento degli eletti del M5S a votare per il viestano an­ziché astenersi: da Manfredonia a San Severo. Il candidato di Insieme per la Ca­pitanata pare aver, dunque, la strada in di­scesa.

Non che la sua investitura, benedetta da Emiliano, non abbia creato malesseri. Ancora una volta il circolo Pd dal rapporto più freddo con la Federazione provinciale del partito è quello di Cerignola, dove il sindaco Francesco Bonito rappresenta­va il caso unico di piddino che piaceva an­che al M5S. Non è un caso che ieri fosse in program­ma un incontro tra Bonito e Nobiletti: non c’è motivo di ritenere che la maggioranza ofantina possa bucare il candidato della coalizione nell’urna ma turandosi il naso.

l’attacco