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VIESTE/ IL TURISMO GARGANICO PERDE UN SIMBOLO SCOMPARSA LA “SIGNORA” DEI MATRIMOMI”. ANGELA TRAJA FONDÒ CON IL MARITO NATALE NOTARANGELO L’HOTEL MERINUM LICENZA NUMERO 1

Con la scomparsa di Angela Traja, 71 anni, imprenditrice turistica del Gargano, la “si­gnora dei matrimoni” per schiere di generazioni di sposi, si chiude un’epoca di pionieri e di antichi sognatori che hanno trasformato l’economia del promontorio da un destino se­gnato dalla povertà e dall’arretratezza, in uno dei luoghi più ricercati per le vacanze. Un’epoca iniziata con Enrico Mattei, il leggendario presi­dente dell’Eni che nel 1959 s’in­namorò di quello che appariva come uno scoglio selvaggio e inarrivabile se non dal mare intuendone le potenzialità tu­ristiche. Mattei morì troppo presto per vedere i risultati di quell’intuizione (1962), ma Pu­gnochiuso ancora gli soprav­vive e con esso centinaia di altri centri vacanze e di vil­laggi sparsi sulla litoranea che fanno di questo angolo di pa­radiso e della “regina” Vieste la località con il maggior nu­mero di turisti in Puglia e tra le dieci mete più gettonate d’I­talia.

Seguendo lo stesso esempio qualche anno dopo (1961) nasce il centro vacanze Gattarella, a

due passi dall’omonima torre di guardia (oggi in ristruttu­razione) eretta nel 1570, un ex campeggio e villaggio di bun­galow voluto dal fondatore, il conte Giulio Rusconi Clerici, ceduto nel 1992 a Natalino Notarangelo che con la moglie Angela Traia possono essere considerati i precursori dell’imprenditoria turistica sul Gargano: è intestata a Notarangelo Domenico, cui subentrò il fratello Natalino, infatti, la licenza tu­ristica “numero 1” per l’hotel Merinum (1963), l’albergo-museo di Vieste che svetta ai piedi del lungomare Enrico Mattei di fronte al celebre Pizzomunno e che da decenni dà il ben­venuto a Vieste ai turisti in arrivo.

Se dunque si deve al genio per gli affari di Mattei l’in­tuizione e ai “nordisti” Miche­le Di Marca (fondatore dell’hotel Pizzomunno, il primo 5 stel­le del Gargano) e al conte Ru­sconi il merito di aver soste­nuto e sviluppato l’idea turistico-imprenditoriale, a loro si aggiunge a stretto giro l’ini­ziativa al tempo assolutamente pionieristica e inedita per la sua matrice locale di Natalino Notarangelo e della consorte Angela, che da quel momento suggerirono ai viestani e ai garganici di tutte le altre lo­calità della costa come si po­teva fare turismo partendo da uno spunto imprenditoriale.

Nasce con loro l’imprenditoria turistica sul Gargano, ter­ra vocata alla zootecnica ed a quel po’ di agricoltura che si riesce ancor oggi a realizzare sul terreno calcareo. Simboli di un passato che ha saputo ri­generarsi, posizionando l’offer­ta su un turismo balneare che ora le seconde generazioni vorrebbero destagionalizzare, la nuova sfida nel segno dei padri (e madri) fondatori.

gazzettamazzogiorno