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ISOLE TREMITI/ ACQUE REFLUE DEPURATE SÌ ALLO SCARICO IN MARE CE IL VIA LIBERA ALL’AQP

La Re­gione Puglia ha rinnovato all’Acquedotto pugliese, per altri quattro anni, l’autoriz­zazione allo scarico in mare delle acque reflue depurate dell’impianto di depurazione delle Isole Tremiti. L’autorizzazione è contenuta in un provvedimento adottato dal dirigente della sezione regio­nale risorse idriche, in cui si evidenzia che «la scrivente sezione, con atto del 2 maggio 2019, ha rilasciato, in favore dell’Acquedotto pugliese, l’autorizzazione allo scarico nel mare Adriatico dell’im­pianto di depurazione a ser­vizio dell’agglomerato delle Isole Tremiti; nel maggio 2022 l’Acquedotto pugliese ha chiesto il rinnovo del ti­tolo autorizzativo allo sca­rico, trasmettendo le attesta­zioni di efficienza funzionali del depuratore e della con­dotta sottomarina e l’ulterio­re documentazione relativa alla gestione del 2021; suc­cessivamente, a febbraio 2023 l’Acquedotto pugliese ha trasmesso l’attestazione relative all’esecuzione del piano di disinfestazione dell’area del depuratore, il registro di manutenzione or­dinaria del depuratore ed il programma di manutenzione della condotta sottomarina».

Esaminate le carte, alla Re­gione hanno rilevato fra l’al­tro che «la configurazione dell’impianto di deplorazione e le caratteristiche dello sca­rico sono rimaste immutate rispetto al quadro informa­tivo valutato nel precedente rilascio dell’autorizzazione allo scarico da parte della Regione»; pertanto, nulla osta all’accoglimento della richie­sta dell’Aqp, e quindi il di­rigente della sezione regio­nale risorse idriche ha adot­tato di recente il provvedi­mento con il quale si è sta­bilito «di rinnovare in favore della società Aqp, l’autoriz­zazione allo scarico del de­puratore a servizio dell’ag­glomerato delle Isole Tremiti nel mare Adriatico, mediante condotta sottomarina».

Inoltre, nel citato provve­dimento dirigenziale, «si é stabilito che l’autorizzazione allo scarico avrà validità di quattro anni decorrenti dalla data della sua notifica agli interessati; almeno un anno prima della scadenza, l’Aqp dovrà inoltrare alla sezione risorse idriche della Regione Puglia, l’istanza di rinnovo del titolo autorizzativo, al­legando la documentazione necessaria alla verifica di ottemperanza delle prescrizio­ni impartite e quella atte­stante il corretto funziona­mento dell’impianto; lo sca­rico potrà essere provviso­riamente mantenuto, nel ri­spetto delle richiamate pre­scrizioni, fino all’adozione del nuovo provvedimento e a condizione che la domanda di rinnovo dell’autorizzazione sia stata tempestivamente presentata»; inoltre, le acque reflue depurate dovranno ri­spettare i limiti imposti dalle normative vigenti in materia di emissione.

E sempre nel provvedimento di rinnovo dell’autorizzazione, si eviden­zia che l’Agenzia regionale di protezione ambientale è chia­mata «ad eseguire gli accer­tamenti analitici sull’effluen­te depurato»; mentre l’Au­torità idrica pugliese dovrà «monitorare le attività con­nesse con la gestione del pre­sidio depurativo»; e sulla cor­retta gestione degli scarichi anche e il Comune e la Pro­vincia la Provincia dovranno «supportare l’Aqp nei con­trolli sulle reti fognarie».