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PRESENTATO IL FILM ITALO SVIZZERO “OTTO GIORNI IN AGOSTO” GIRATO TRA VIESTE E MATTINATA.

Si intitola “Otto giorni in agosto” il lungometraggio del regista svizzero Samuel Perriardpre­sentato lo scorso 23 novembre al Cinema Ca­pitol di Bolzano, girato tra Vieste e Mattinata, e pro­dotto da Catpics (Zurigo) e Helios Sustainable Films (Bolzano).

Il lavoro cinematografico vede protagonisti attori di fama internazionale. Il ruolo di Helena è interpretato da Julia Jentsch, attrice berlinese che vive in Sviz­zera e ha esperienza sia sul palcoscenico teatrale che sul grande schermo. Al suo fianco, nel ruolo di Adam, Florian Lukas,noto per le sue interpretazio­ni in “Der Eisbàr”, “Good bye, Lenin!” o “Weissense” con cui ha raggiunto la fama internazionale.

Sarah Hostettlernel ruolo di Ellie e Sami Lorisnel ruolo di Matti completano l’eccezionale cast dei ruoli principali.

Il cast italiano, invece, è rappresentato da Giando­menico Cupaiuoio(già presente in “Anni felici”, “Gomorra”, “Esterno notte”) e Fortunato Cerlino(“Gomorra”, “Inferno”, “Hannibal”).

Non sono mancate comparse del posto. A racconta­re la sua esperienza nel film è la viestana Tonia Ragno, che ha dichiarato: “Il film è stato pre­sentato a Bolzano, in realtà era stato completato due anni e mezzo fa, ma fu interrotta la produzione per via della pandemia. Il film è stato girato tra Vieste e Mattinata e nel 2024 sarà data la possibilità ai viestani di vederlo. Per me è stata una bella esperienza partecipare a questo lavoro, diversa rispetto a quelle fatte con registi e attori italiani. Gli attori sono stati molto disponibili, persone genuine, durante le ripre­se sono stati molto precisi, una volta è capitato di aver impiegato una giornata per completare una scena. Ho conosciuto sia gli attori principali che il re­sto del cast- racconta Tonia- non sapevano parlare l’italiano, ma sono rimasti molto affascinati da tutto ciò che la natura ha donato al nostro Gargano”. Tonia Ragno continua: “Il regista alcuni fa anni è stato a Vieste dove ha trascorso le vacanze con la famiglia. Nel film ha raccontato la sua adolescenza. Ha par­tecipato anche mio fratello Leonardo come compar­sa. Nella vita facciamo altro, io lavoro in uno studio notarile, mio fratello è insegnante, ma ci piace fare queste esperienze e stare in mezzo agli altri, cono­scere persone nuove e divertirci così. Ho partecipa­to anche alla fiction “La Sposa” con Serena Rossi e nel film “Ti mangio il cuore” con Elodie,che ho co­nosciuto personalmente e penso sia una bella persona umile e gentile”.

Il regista Samuel Perriard, che ha già avuto succes­so con il suo film d’esordio “Schwarzer Panther”, ha spiegato che il racconto del lungometraggio si ispira ad un incidente avvenuto nella sua infanzia, quando stava giocando con alcuni amici sulle montagne svizzere. Un uomo li vide e li inseguì nel bosco, poi colpì duramente uno dei ragazzi. All’inizio il film era più un thriller e una storia di vendetta, ma poi gli sce­neggiatori, tra cui lo stesso regista, hanno pensato che l’incidente in cui il ragazzo crolla potesse sem­brare più l’inizio di un cambiamento per tutte le per­sone coinvolte.

“Otto giorni in agosto” è il secondo film di Perriard ed è stato realizzato come coproduzione italo-svizzera con l’altesino Martin Rattini.

Ambientato in una tranquilla località balneare, che si identifica con ia zona di Vieste, tra le baie pittore­sche e l’ambiente aspro del Gargano, due famiglie trascorrono insieme, come di consueto, le loro va­canze. I protagonisti sono Adam con sua moglie He­lena e il figlio dodicenne Finn e il migliore amico di Adam, Matti, con sua moglie Elisabeth e iifiglio Luca, di tredici anni. Un incidente sconvolge all’improvviso l’idillio familiare portando i vari personaggi ad una rottura.

Samuel Perriard ha presentato il film anche al Festi­val di Lecce alcuni giorni fa.

l’attacco