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BALNEARI – IL CDM INVITA I COMUNI A PROROGARE LE CONCESSIONI, NELLE MORE D’UN ACCORDO CON L’UE E DI UNA NORMA

MOLTE AMMINISTRAZIONI HANNO GIÀ DECISO. ANALOGHI PROVVEDIMENTI SONO STATI ADOTTATI ANCHE DA ALCUNI COMUNI COSTIERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA COME VIESTE —–

Il nodo concessioni balneari resta irrisolto e il governo italiano chiude l’anno diffondendo una nota in cui si raccomanda agli enti locali di non prendere decisioni «disomogenee». Nonostante il concreto rischio di una maxi-multa dell’Unione europea, infatti, i Comuni si sono mossi in ordine sparso. Generalmente sono andati di proroga fino a tutto il 2024 ma ce ne sono alcuni – il più famoso è Rimini – che hanno contestualmente approvato un atto di indirizzo per aprire i bandi per la stagione 2025.

A Bari la giunta Decaro a ottobre aveva approvato la delibera che individuava al 31 dicembre 2024 il limite massimo «per la conservazione delle concessioni demaniali marittime prorogate per legge negli anni passati e ricadenti sul territorio cittadino di Bari».

 Una proroga che garantisce «la continuità dei servizi offerti dai concessionari all’utenza, la conferma degli introiti in favore degli Enti concedenti, la conservazione delle infrastrutture e allo stesso tempo consente agli uffici comunali l’espletamento delle procedure per il rinnovo del sistema concessorio in ambito locale».

 Anche Lecce, Brindisi e Taranto si sono mosse. La giunta comunale salentina ha approvato a metà dicembre una delibera di indirizzo per la gestione delle concessioni demaniali marittime e ha dato «mandato al dirigente di approvare, non oltre il 29 dicembre 2023, un provvedimento di proroga al 31 dicembre 2024 di tutte le concessioni in essere sul demanio costiero leccese». Contestualmente, verrà elaborato entro il 31 gennaio 2024 uno «schema di bando» per la gestione di «tutte le tipologie di assegnazione che ramministrazione effettuerà nel 2024».

Il Comune di Brindisi ha provveduto tre giorni fa a predisporre la proroga delle concessioni e giovedì anche il Comune di Taranto ha deciso per la proroga a tutto il 2024. Analoghi provvedimenti sono stati adottati da Comuni del Foggiano come Vieste. E lo scorso 11 dicembre la Regione Basilicata «la delibera che estende il periodo attuale delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2024».

Ecco quindi la citata nota del Consiglio dei ministri che, nelle more dell’individuazione di una soluzione con Bruxelles, recita: «In via prudenziale è opportuno evitare che le amministrazioni competenti assumano iniziative disomogenee, che potrebbero avere ripercussioni negative sul sistema economico e sociale legato alle concessioni per finalità turistiche e ricreative, utilizzando a tal fine le facoltà previste a legislazione vigente in relazione alla sussistenza di ragioni oggettive che impediscono lo svolgimento della procedure di affidamento entro i termini normativamente previsti».

Antonio Capacchione, presidente del Sib – Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente Fiba Confesercenti, pur insoddisfatti per l’assenza d’una normativa dirimente, apprezzano che il «Consiglio dei ministri abbia invitato le amministrazioni periferiche ad evitare l’avvio di gare nell’assegnazione delle concessioni vigenti».

ANALOGHI PROVVEDIMENTI SONO STATI ADOTTATI ANCHE DA ALCUNI COMUNI COSTIERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA COME VIESTE.

BALNEARI. BELLOMO (LEGA): GRAZIE A MINISTRO SALVINI EVITATO IL CAOS, GOVERNO FA LAVORO CHE SINISTRA NON HA FATTO

“Sulle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo il governo ha fatto quello che non hanno mai fatto i governi di sinistra, muovendosi esattamente nel perimetro della Direttiva Bolkestein e della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il presupposto di nuove gare veniva infatti indicato esplicitamente nella sola scarsità delle risorse. In via preliminare, dunque, l’esecutivo ha provveduto, così come è avvenuto in altri Stati europei, ad un fondamentale lavoro di mappatura. L’informativa del ministro Salvini, che invita tutti i Comuni italiani costieri a prorogare di un anno le attuali concessioni in scadenza tra pochi giorni, è dunque a dir poco provvidenziale e serve soprattutto ad evitare il caos.

Nessuna amministrazione locale può avviare gare che non hanno alcun fondamento giuridico. Così come chiamare in causa, come fa qualche esponente dell’opposizione, una sentenza del Consiglio di Stato già cassata dalla Corte di cassazione, denota una scarsa conoscenza delle norme e della giurisprudenza in materia. Non sorprende dunque chi a sinistra parla a vanvera di cementificazione delle spiagge libere o predice, senza sapere di cosa sta parlando, una procedura d’infrazione dell’Unione Europea contro il nostro Paese. Questo significa prendere in giro gli italiani e gli imprenditori di un settore vitale per la nostra economia. Non certo, come fa il governo di centrodestra, rispettare le leggi e fare quello che, per inerzia di chi oggi protesta, non è mai stato fatto prima”.

Lo ha dichiarato il deputato della Lega, Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia, intervenendo in Aula alla Camera.