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MONTE SANT’ANGELO COL PATRIMONIO UNESCO, AVVIA IL PROGRAMMA DI CAPITALE REGIONALE DELLA CULTURA

«Io sono Capitale». La forma affermativa è quella lanciata dal Comune di Monte Sant’Angelo come slogan per rendere consapevoli e protagonisti i suoi cittadini del percorso di «Capitale della cultura di Puglia 2024». Ieri pomeriggio, dall’Auditorium Markiewicz del Santuario micaelico, l’ente locale ha ufficialmente dato il via al progetto attuativo del dossier riconosciuto dal Ministero della Cultura tra quelli delle prime dieci città aspiranti a «Capitale italiana della Cultura 2025» e confluito poi nel titolo di «capoluogo regionale» della Cultura per l’anno in corso.

«Sin dal nostro insediamento abbiamo messo al centro della pianificazione la cultura e il turismo come leva per lo sviluppo economico del nostro territorio ma anche come motore sociale» spiega Pierpaolo D’Arienzo, il sindaco di Monte che ha nelle tracce longobarde del Santuario di San Michele e nelle faggete primordiali della Foresta Umbra i due riconosciuti patrimoni dell’umanità.

E quella terra che oggi conta 11mila 354 abitanti sul promontorio garganico, nota come la città dei due siti Unesco, «da più di 1500 anni accoglie pellegrini dal mondo ed oggi è ufficialmente capitale regionale della cultura, un progetto che intendiamo come condiviso e partecipato, come patrimonio in cui mettere al centro il nostro più grande capitale, i giovani, che vogliamo trattenere dalla fuga dalle radici» sottolinea l’assessore comunale alla Cultura Rosa Palomba.

«Un Monte in cammino», dal titolo del dossier della candidatura nazionale, è lo spirito che attraverserà il progetto dì «capitale regionale» del 2024, la cui inaugurazione è stata condivisa ieri dall’amministrazione locale insieme a comunità, istituzioni, imprese e associazioni cittadine, Fondazioni culturali regionali, il Dipartimento turismo ed economia della cultura della Regione e il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli, da cui Monte Sant’Angelo ha ricevuto il testimone di Capitale della Cultura di Puglia del 2023.

Dalla città brindisina a quella foggiana, durante l’intero 2024 proporrà un fitto programma, suddiviso in tre macro elementi: «Le residenze culturali», «La Puglia in vetrina», «Io sono Capitale».

Fissate da marzo a dicembre, le residenze culturali sono laboratori basati sui cardini di formazione, animazione e produzione. Previsti incontri con ospiti nazionali e internazionali, che daranno vita a produzioni originali, eredità sociale della comunità. Monte Sant’Angelo sarà anche vetrina dell’arte pugliese d’eccellenza, mediante un percorso costruito col governo della Puglia a cui prenderanno parte le Fondazioni regionali, da quella lirico-sinfonica del Petruzzelli a quella della Notte della Taranta, dalla Fondazione Giuseppe Di Vagno al Carnevale di Putignano.

In questo progetto, il Comune vuol mettere al centro i giovani. Nel 2024 saranno infatti attivati tavoli permanenti del progetto #Monte2027, ed uno di questi sarà occupato da circa cinquanta ragazzi che potranno dire la loro in una programmazione condivisa.

Il piano «Capitale di cultura della Puglia» prevede un intenso calendario lungo l’intero anno. In vetrina questi appuntamenti: ad aprile la Settimana Santa, la Settimana dell’Educazione e l’International Jazz Day; a maggio il festival del patrimonio «Michael» con l’Assemblea europea della Via Micaelica; a giugno la «Monte Sant’Angelo longobarda»; a luglio FestambienteSud in Foresta Umbra; a settembre il Corteo delle Apparizioni di San Michele Arcangelo; ad ottobre la rassegna cinematografica «Mónde» e a dicembre «Monte Sant’Angelo light festival».

C’è una città, a nord della Puglia, dove la natura ha disegnato uno sperone, dove la montagna abbraccia il mare, dove 24 eremi incastonati nella roccia raccontano la meditazione, dove i passi hanno segnato cammini lungo la via che porta in Terra Santa, dove la tradizione gastronomica si intreccia con il folclore, dove i monumenti (a partire da una delle dieci sacre rocce più belle al mondo secondo National Geographic) custodiscono solchi di una storia millenaria e dove le bianche case si uniscono all’azzurro del cielo, dipingendo magiche armonie. C’è una città, Monte Sant’Angelo, dove abita la bellezza. Un «capitale» che ora la sua comunità è chiamata a sfruttare, se vuole costruire il proprio futuro.

gazzettamezzogiorno