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Nostalgia e memoria di una Vieste del passato (video)

Ci sono piccoli templi per un accesso a dimensioni differenti, i più informatici li chiamerebbero “backdoor”, per accedere a visioni di anime non convenzionali, a discorsi universali e semplici quanto il pane e pomodoro. Sono le botteghe, quelle dei sarti, dei barbieri, dell’artigiano fabbro o falegname che sia. Sono luoghi, prima ancora dei bar, dove puoi trovare la soluzione a tutti i problemi del mondo. In questi luoghi, per chi ha avuto la fortuna di capitarci, si parla di come si faceva la pasta e fagioli un tempo e di come sia stata corrotta dalla finanza moderna della politica internazionale. Qui trovi i non esperti di tutto, ma che sanno di vita. E’ difficile trovarci il diciottenne, solitamente il “non esperto di tutto” sa di vita proprio perché di anni ne ha accumulati molti più di diciotto. Dio conservi sempre questi ultimi avamposti contro la moderna barbarie.

Ieri ho fatto visita a una di queste botteghe, quella di Pasquale Mattera, abile con il legno e piccola meccanica di animazione. E’ sul porto di Vieste, la parte quella più vecchia, sotto la strada e dalla quale ogni sera si gode un tramonto accessibile a pochi. Un pomeriggio intero passato tra chiacchiere di ogni genere con visitatori, amici e gente come me che in quella bottega cercava chissà cosa. Lo scopo della mia visita a Pasquale è stato il voler rivedere la sua creatura, l’ultima volta è stato più di quattro anni fa e l’ho trovata cresciuta e sempre bella. Da circa sette anni Pasquale ospita cittadini e viaggiatori che toccano le coste viestane offrendogli la visione di un diorama della citta di Vieste ripresa negli anni cinquanta e più. Il diorama è un’ambientazione in scala ridotta che ricrea scene di vario genere e quello di Mattera riprende non solo angoli del nostro paese, ma anche persone e personaggi. Ogni individuo presente nella ricostruzione è realmente esistito e Pasquale è pronto a raccontare aneddoti e vicissitudini legati ad egli. Questo breve video e qualche immagine del diorama spiega l’importanza di sapere da dove veniamo per capire meglio dove e come arrivare, ma conviene visitare di persona e vederlo.

P.s. Ah dimenticavo il costo del biglietto: sia al mattino che al pomeriggio lo trovate li per le sue cose “utili e futili” e il prezzo della vistia è € 0. Quindi potete solo guadagnarci da un’esperienza del genere.

Gaetano Simone