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ELEZIONI PROVINCIALI/ NOBILETTI SEDUCE IL M5S, IPOTESI LISTA COMUNE (E CON CLEMENTE) RAF E CUSMAI NERI. SI VA VERSO TRE LISTE PER IL CAMPO LARGO E DUE SOLE PER CENTRODESTRA. FURORE LASCIA LA SCELTA FINALE AI CONSIGLIERI

Mancano poco più di due settimane alla sca­denza dei termini di presentazione delle li­ste che il 17 marzo concorreranno alle ele­zioni provinciali, di secondo livello, per il rinnovo del consiglio.

Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 08.00 alle ore 20.00 nel seggio costituito presso la sede di Palazzo Dogana. A votare sono sindaci e consiglieri comunali dei Comuni ricompresi nel ter­ritorio provinciale e ciascun elettore vota per un so­lo candidato.

Il voto ponderato premia i Comuni più grandi, a partire dalla città capoluogo, tornata final­mente a gestione ordinaria dopo i 29 mesi di com­missariamento e l’hanno tenuta fuori dagli scranni della Provincia. Le liste devono essere presentate tra domenica 25 febbraio e lunedì 26 febbraio, en­tro le ore 12.00.

Il presidente Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vie­ste, ha tenuto la barra dritta rispetto all’intenzione – anticipata da l’Attacco diverse settimane fa – di presentare una propria, forte lista.

Non era affatto d’accordo il vicepresidente della Regione e dominus Pd Raffaele Piemontese, che sollecitava un listone unitario. Nobiletti, dimostran­do autonomia, non ha ceduto alle pressioni e, anzi, ha aperto le porte al M5S.

Dopo che Piemontese, imponendo Lia Azzarone presidente del consiglio al Comune di Foggia, ave­va causato una fase gelida coi contiani, tanto che il coordinatore M5S Mario Furore era arrivato a mettere in dubbio la stessa riproposizione de! cam­po largo, Nobiletti è stato in grado di interloquire con l’europarlamentare.

L’idea è quella di una lista che tenga assieme i pen­tastellati, i civici del presidente, l’area del consigliere regionale Sergio Clemente (Azione-Tempi Nuovi).

Nel M5S la discussione è in corso, dopo due riunio­ni fatte da Furore coi consiglieri comunali di Capi­tanata.

Da un lato c’è l’offerta rivolto loro da Nobiletti, che ha dimostrato grande cordialità e disponibilità, mentre né Pd né i civici emilianisti di CON, guidati da Rosario Cusmai, si sono fatti sentire coi con­tiani.

Dall’altro c’è la strada della lista del solo Movimen­to, così come faranno Pd e CON. Come Piemonte­se neanche Cusmai ha gradito che Nobiletti si fa­cesse la propria lista, ma tant’è.

15S sono convinti di poter contare su 6mila voti cir­ca legati ai propri eletti comunali, che diventano 7- 8mila considerando anche gli amministratori non iscritti ai M5S ma comunque legati a Conte e Fu­rore.

Quest’ultimo intende lasciare la scelta finale diret­tamente ai consiglieri comunali del M5S, come a

dire che se si decide di correre insieme a Nobiletti bisogna poi essere consequenziali nei comportamenti e compatti come maggioranza. Ma è anche una reazione alle polemiche che alcuni attivisti han­no rivolto ai vertici sia dopo l’appoggio dì gennaio 2023 a Nobiletti sia al campo largo del Comune di Foggia.

“Stiamo ragionando al nostro interno su quale sia la migliore strategia”, afferma Furore. “Per noi vengono sempre prima i temi. Ho avuto un primo dialogo con Nobiletti sulle istanze che vogliamo portare avanti. Trattandosi di un voto di secondo li­vello, farò decidere ai consiglieri se correre da soli oppure col presidente per mantenere una opzione di governo. Vorrei limitarmi a svolgere una funzione di cerniera, cercando di fissare obiettivi program­matici importanti e chiari. Ma il lavoro sui nomi dei candidati e sulla lista lo sto delegando ai consiglieri. La decisione sarà presa entro la fine della prossima settimana”.

In casa M5S si sta discutendo anche del candidato da proporre in lista.

Secondo Furore la scelta migliore sarebbe quella de! nome secco. Ma chi? I consiglieri foggiani riven­dicano quella postazione dopo anni di assenza da Palazzo Dogana, mentre gli eletti M5S del resto del­la Capitanata stanno facendo valere la propria an­zianità di carica.

Chi non ha manifestato alcuna volontà di ricandi­darsi è la vicepresidente della Provincia Nunzia Pailadino, che intende concentrarsi sulle comunali delia propria San Giovanni Rotondo, previste perii 9 giugno prossimo.

Dei dem foggiani, invece, ha chiesto espressamen­te di essere candidata Annarita Palmieri. Altro no­me certo è quello del foggiano Antonello Di Paola (Tempi Nuovi-Azione). Nel fronte avverso di centro- destra si parla di due soie liste: da un lato quella di Fratelli d’Italia, dall’altro un raggruppamento Forza Italia-Lega.

Il neo coordinatore provinciale degli azzurri, Paolo Dell’Erba, ha provato invano ad aprire una discus­sione sull’idea del listone unico, ma i meloniani non ne hanno voluto sentir parlare.

“Il tema non è stato mai nemmeno affrontato seria­mente, perché dove c’è stata una sola lista in altre eiezioni provinciali si è regalato a Forza Italia il voto ponderato, ai danni di Fdl”, dicono fonti del partito della presidente dei Consiglio.

“Nella lista Fdl ci saranno anche diversi nomi indipendenti, con cui lavorare ad una progettualità in vi­sta delle comunali di giugno”.

Il gruppo consiliare Fdl di Foggia ha scelto di can­didare Maurizio Accettulli. Certi anche i consiglie­ri uscenti Roberto Augello (di San Nicandro Garganico) e Costantina Tavani (di Chieutì)

l’attacco