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MODELLO 730 ADDIO: PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI BASTERÀ UN QUESTIONARIO

Dipendenti e pensionati potranno dire addio al modello 730 precompilato. Sulla scia della riforma fiscale avviata l’anno scorso, quest’anno fa il suo debutto la Dichiarazione dei redditi «semplificata» che, di fatto, cambia la modalità di invio della classica dichiarazione dei redditi. In sostanza, il nuovo modello è basato su sezioni già compilate, sulla base delle informazioni in possesso dell’Agenzia delle entrate. Al contribuente verrà chiesto di confermare o meno dati e numeri; e nel caso siano sbagliati o non conformi, potrà modificarli seguendo un iter guidato. I dati già inseriti dal Fisco e poi confermati dal contribuente saranno esclusi dai controlli, esattamente come avviene per la dichiarazione precompilata.

La sperimentazione per il 2024

Insomma, niente più riquadri da riempire, codici tributo da ricercare e istruzioni complicate per venirne a capo. La novità 2024 è riportata nel Decreto n.1 del’8 gennaio scorso «Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari», pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 gennaio. Il modello «semplificato» sarà a disposizione a partire da maggio, quando l’Agenzia delle entrate avrà adottato ufficialmente il provvedimento. Vi potranno accedere solo pensionati e lavoratori dipendenti (al momento sono esclusi gli intermediari) che potranno confermare i dati presenti già nel database dell’Agenzia delle entrate senza dover inserire le varie voci in forma precompilata. Per quest’anno si tratta di una sorta di sperimentazione e, infatti, la nuova modalità sarà affiancata da quella tradizionale, lasciando al contribuente la possibilità di scegliere.

Come funziona

Ma come funzionerà esattamente la Dichiarazione «semplificata»? A rispondere è il documento firmato dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, e consegnato alcuni giorni fa alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato: «Il contribuente potrà verificare – si legge nella memoria -, ed eventualmente integrare, le informazioni in dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato». A questo punto, «i dati così confermati o modificati saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità per il contribuente di consultare le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi e, quindi, di conoscere le “caselle” da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo».

Il percorso guidato

In soldoni, il sistema porrà delle domande al compilatore, chiedendo se ha un mutuo, se sta ristrutturando casa o se ha spese sanitarie. Le risposte date permetteranno al sistema di compilare autonomamente la dichiarazione con i codici tributo relativi. Qualora l’Agenzia non avesse tutti i dati necessari per la compilazione, «il contribuente sarà informato dei motivi del mancato utilizzo e sarà assistito tramite un percorso guidato», spiega ancora la memoria firmata da Ruffini. 

corrieredellasera