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ENTRATA IN VIGORE NUOVO CODICE DELLA STRADA, LA STRETTA ANTI SMARTPHONE ALLA GUIDA E LE REGOLE PER I CICLISTI E I MONOPATTINI

L’aula della Camera ha dato il via alla votazione del disegno di legge con la riforma del Codice della strada. Il testo già presenta diversi emendamenti, solo il Pd ne ha redatti 240 (e diverse critiche da parte delle associazioni delle vittime della strada).

Con il via libera, poi, il provvedimento passerà al Senato per una seconda lettura e si potrà avviare l’iter di trasformazione in legge, che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini non intende rendere il più rapido possibile.

Oltre all’inasprimento delle multe per utilizza il cellulare alla guida, ci sono una serie di altre novità: il limite di cilindrata per l’accesso delle moto in autostrada e strada extraurbana principale, ad esempio, scende a 120 cc, le sanzioni possono arrivare fino alla confisca del veicolo per cui guida contromano in curva, su un dosso o in un incrocio e cambiano i limiti di potenza delle auto che possono essere guidate dai neopatentati.

Ma vediamo, nel dettaglio, quali saranno le nuove regole.

Cosa rischia chi usa il telefono alla guida

I viaggiatori che saranno colti con lo smartphone in mano mentre sono alla guida potrebbero incorrere al ritiro della patente da 15 giorni fino a due mesi e una multa fino a 1.697 euro. In caso di recidiva, la somma crescerà fino a 2.588 euro e la sospensione fino a tre mesi. Inoltre, si aggiunge una decurtazione da 8 a 10 punti.

Come anticipato, rischia la sospensione della patente anche chi guida contro mano in punti di strada dove la visibilità è ridotta – come in curva, su un dosso o in un incrocio – oppure passa con il rosso.

Quali veicoli possono guidare i neopatentati

Grandi modifiche anche per i limiti di potenza degli autoveicoli che possono guidare coloro che possiedono la licenza di guida di tipo B da meno di tre anni (allungando il periodo rispetto a un anno, come prevede l’attuale Codice in vigore): la massima è di 105 kW per tutti i mezzi M1 (autoveicoli per trasporto persone con massa complessiva entro 3,5 t) e di 75 kW/t di rapporto potenza/tara per tutti gli altri autoveicoli. L’attuale Codice, invece, prevede il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture.

Limiti di velocità e tasso alcolemico

Chi supera i limiti di velocità in città per due volte nell’arco di un anno la multa aumenterà fino a 1.084 euro con sospensione della patente per un periodo da 15 a 30 giorni. Chi è già stato condannato in passato e viene trovato di nuovo con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 dovrà prendere il livello 0 come riferimento per i successivi due o tre anni e rinnovare la patente svolgendo una nuova visita medica. Non solo: le sanzioni saranno aumentate di un terzo e sarà vietata la circolazione senza avere a bordo l’alcolock – noto anche come Ais, Alcohol interlock system (un dispositivo connesso al sistema di avviamento dell’auto capace di registrare il tasso alcolemico soffiandoci dentro). Le spese per l’installazione sono a carico del guidatore.

Chi guida sotto effetto di stupefacenti

Altra novità riguarda chi viene trovato alla guida dopo aver assunto stupefacenti: è abolito il requisito dello stato di alterazione per configurare il reato di guida sotto effetto di droghe, cioè non è più necessario che l’autista sia in un evidente stato di alterazione psico-fisica per essere sanzionato ma basterà un risultato positivo al test. Il risultato sarà la revoca della patente ed eventuale sospensione fino a tre anni.

Nuove regole per biciclette e monopattini

Il ddl prevede anche un aumento di piste ciclabili e un miglioramento delle condizioni di mobilità per i ciclisti. Inoltre, gli automobilisti saranno obbligati («ove le condizioni della strada lo consentano», come ha specificato l’opposizione) a mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. I monopattini dovranno essere regolarizzati con l’assegnazione di una targa, l’assicurazione e chi è a bordo dovrà sempre indossare il casco. In caso di assenza dei documenti, la sanzione andrà tra 100 e 400 euro. Saranno obbligatori anche indicatori luminosi per la svolta e per la sfrenata: in caso contrario, la multa sarà tra 200 e 800 euro. Infine, i monopattini in sharing dovranno infine bloccarsi automaticamente quando escono dall’area consentita.

Norme meno rigide per ingressi nelle Ztl

Meno rigide le norme ​sulla circolazione nelle zone a traffico limitato: chi infrange il divieto di ingresso non potrà ricevere più di una multa in uno stesso giorno e ci sarà maggiore tolleranza in merito al tempo di permanenza, soprattutto in occasioni di rallentamenti dovuti al traffico o eventi straordinari.

Maggiore sicurezza per i passaggi a livello ferroviari, regole più severe per la sosta vietata e omologazioni anti-truffa per gli autovelox che, come più volte ha ribadito «non dovranno essere posizionati in punti strategici per far fare cassa ai Comuni».

Sanzioni in aumento per la sosta nei parcheggi per i disabili (da 330 a 990 euro) e nelle corsie o fermate degli autobus (da 165 a 660 euro).

Sospensione della patente

Il testo dovrebbe introdurre, poi, una sospensione della patente di pochi giorni (si ipotizza 7) per chi ha meno di 20 punti, aumentati (probabilmente a 15) per chi ne ha meno di 10 e commette alcune infrazioni, ad esempio l’uso del cellulare alla guida o la mancanza della cintura).

Per la verifica della commissione di alcuni illeciti da parte degli automobilisti, il provvedimento potrebbe introdurre l’impiego di strumenti da remoto, come telecamere o altri mezzi di vigilanza, senza una contestazione immediata.

corrieredellasera