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VACANZE PASQUALI, BENE IL SALENTO, DATI IN CALO PER L’AEROPORTO GINO LISA

Aeroporti di Puglia sfiora i 111 mila passeggeri in occasione delle vacanze di Pasqua. Per l’esattezza 107mila sono stati i passeggeri in transito dagli aeroporti pugliesi: 75mila quelli su Bari e 32mila quelli su Brindisi.

I dati, che hanno previsto 500 voli programmati su Bari (250 in arrivo e 250 in partenza) e 210 voli programmati su Brindisi (105 in partenza e 105 in arrivo), si riferiscono al periodo 29 Marzo- primo Aprile. Intanto, novità per l’aeroporto di Brindisi con nuove opportunità di sviluppo, dopo la consegna da parte dell’Aeronautica Militare, dell’area ex O.R.M. (Officine Revisione Motori).

L’area che si trova nella zona sud-ovest dello scalo del Salento è stata consegnata nei giorni scorsi all’ENAC e ad Aeroporti di Puglia. Preoccupazioni invece dal fronte foggiano.

“Come ogni mese analizziamo i dati ufficiali di Assaeroporti sui movimenti e sui passeggeri del nostro scalo e anche questa volta non possiamo non manifestare le nostre preoccupazioni sull’andamento del nostro aeroporto-spiega Gargiulo, presidente di Vola Gino Lisa – Nel mese di febbraio abbiamo avuto un totale di 2.205 passeggeri , di cui 2.154 per i soli voli dì linea e 51 per i voli dì aviazione generale, in riferimento a 91 movimenti di cui di cui 57 per le sole note tratte di linea. Un dato che confrontato con il mese di febbraio 2023 evidenzia sì una crescita dei movimenti (solo 48 nel mese di febbraio 2023) con una percentuale del +18,8% ma che rapportata al numero dei passeggeri del febbraio 2023 (2.209 per voli di linea e 22 per aviazione generale, per un totale di 2.231) evidenzia altresì un calo del -2,5%.

In pratica non solo non vi è stato un aumento auspicato del numero dei passeggeri, a distanza di un anno dì rodaggio, ma, nonostante l’aumento dei movimenti, vi è stata sostanzialmente una leggerissima flessione.

Inutile ribadire che i nuovi orari non permettono di arrivare in prima mattinata a Milano Linate e di ripartire sempre da Milano Linate in serata e che aver cancellato Torino ha determinato solo la perdita di movimenti e di passeggeri che stavano puntando su questa rotta.

Se poi a tutto questo si aggiungono le cancellazioni anticipate, i mancati o comunque i grossi ritardi nei rimborsi, e non in ultimo i prezzi non competitivi rispetto a Bari e a breve anche rispetto a Salerno, il quadro diventa completo”.

l’attacco