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DONNE E LAVORO: QUESTA MATTINA A FOGGIA NELLA SALA DELLA GIUNTA DI PALAZZO DOGANA

«Raggiungere la parità di genere, nonostante i passi da gigante compiuti, è ancora da considerarsi un orizzonte piuttosto che un presente.

Il lavoro è uno degli ambiti in cui la disparità è ancora più evidente. Le donne, infatti, riscontrano maggiori difficoltà nell’immettersi nel mondo lavorativo: su dieci lavoratori solo quattro sono donne.

Purtroppo però le difficoltà per le donne non terminano con l’assunzione, anzi, con essa iniziano altri problemi legati al gender gap come: la retribuzione salarialedel 4% inferiore rispetto quella maschile nel settore pubblico che sale al 17% nel settore privato; il mancato riconoscimentosia dei tempi delle donne che faticano a conciliare i tempi del lavoro coi tempi dedicati alla cura degli affetti sia dei meriti professionali con troppe poche donne che rivestono ruoli apicali.

Per vedere riconosciuta la parità di genere e l’emancipazione delle donne edelle ragazze il lavoro, ancor meglio se in un clima confortevole, è l’unica garanzia affinchéessi si realizzino e sipossa, nel contempo, affermare di vivere in un paese civile.

La legge 162/2021 cerca di muoversi in tal senso, introducendo la certificazione della parità di genere, uno strumento che permette alle imprese che promuovono il lavoro femminile di avere dei vantaggi fiscali. La certificazione verrà data solo se vengono rispettati precisi parametri come: l’adozione di misure che favoriscono le pari opportunità nell’accesso al lavoro; la parità reddituale; il pari accesso alle opportunità di carriera e formazione; il congedo di parternità.

Che sia un buon inizio è fuori discussione, l’auspicio è di poter contare quante più possibili certificazioni di parità assegnate alle imprese di questo come di altri territori.»