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VIESTE/ STRAGE DI CAPACI, LA VEDOVA SCHIFANI SUL GARGANO. “STATO ERA COLLUSO CON LA MAFIA. NESSUNO MI HA CHIESTO SCUSA”

Rosaria Costa, la vedova del poliziotto Vito Schifani, morto nella strage di Capaci il 23 maggio del 1992, ha trascorso due giorni sul Gargano tra Peschici e Vieste dove ha incontrato i ragazzi di alcune scuole per parlare del suo libro “La mafia non deve fermarvi”, un racconto della sua vita dedicata alla lotta per la legalità.

In molti ricordano il grido di dolore ai funerali di Stato, una scena che scosse la coscienza di tutti. Nel 1992, Rosaria aveva appena 22 anni con un figlio di 4 mesi, oggi ufficiale della Finanza. Vito Schifani, uomo della scorta del giudice Falcone, morto anche lui insieme alla moglie, perse la vita insieme ad altri suoi colleghi poliziotti. “È stato il giorno più brutto della mia vita.

Un fermo immagine tratto da un video mostra Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, uno dei poliziotti della scorta del magistrato antimafia Giovanni Falcone, Roma, 23 maggio 2023. Rosaria Costa si racconta in un libro autobiografico “La Mafia non deve fermarvi” ANSA/ CECILIA FERRARA

Quel grido di dolore ha fatto cambiare tante cose, ha fatto iniziare a capire che la mafia è cattiva, fa male. E non solo la mafia, anche alcuni apparati dello Stato sono stati complici ed hanno collaborato a quella strage. In 57 giorni sono stati uccisi ben 11 uomini dello Stato. Sono morti i nostri migliori giudici. Gli attentati a Falcone e Borsellino non hanno solo la firma della mafia, nessuno me lo toglie dalla testa che lo Stato era colluso con la mafia”.

Mafia ancora invincibile? “È difficile sconfiggerla”. Qualcuno in questi 32 anni che sono trascorsi ha chiesto scusa? “Nessuno”.

Un libro toccante, dove Rosaria Costa racconta la sua vita da quando era ragazzina al momento in cui ha dovuto lasciare la sua Palermo per andare a vivere in Liguria per costruirsi una nuova vita.

“Tanta rabbia ancora oggi, i giudici Falcone e Borsellino dovevano essere tutelati di più. Recentemente, se pur a fatica sono tornata a Palermo come testimone diretta di un’epoca drammatica, consapevole di dover  continuare a tenere alta la bandiera della legalità. In questo libro racconto tutto ciò”.

Ad accompagnare Rosaria Costa sul Gargano, la docente dell’Istituto alberghiero di Vieste, Tiziana Vescera.“Rosaria è una donna straordinaria, con lei ho vissuto due giorni intensi con gli studenti di Peschici e Vieste. Spero torni presto”. L’assessora alla Cultura del Comune di Vieste, Graziamaria Starace ha incontrato Costa a scuola. “Un appuntamento interessante a dimostrazione che il nostro comune continua a diffondere la cultura della legalità”.

saverio serlenga