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VICO/ OGGI LA FESTA DELLA LIBERAZIONE. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ONORA I CARABINIERI DEPORTATI NEI LAGER.                                                            

La vicenda che riguarda i carabinieri romani coinvolge anche un nostro concittadino e sarà ricordato durante la cerimonia. Ha inizio il 6 ottobre 1943, giorno in cuiviene emesso l’ordine di disarmo dei carabinieri, ordine firmato da Rodolfo Graziani.

Nello stesso si invitava che tutti i carabinieri reali fossero disarmati; i militari dell’Arma avrebbero dovuto restare nei rispettivi posti, infine gli ufficiali avrebbero dovuto restare negli alloggiamenti.

Per quest’ultimi in caso di disobbedienza sono minacciati l’esecuzione sommaria e l’arresto delle rispettive famiglie. L’ordine di esecuzione a tutti i comandi CC è del generale Delfini. La consegna ai tedeschi fu preceduta dalla spoliazione delle armi, che per un militare è la cosa più disonorevole, e per mano dei loro stessi ufficiali e dei militi della PAI (Polizia Africa Italiana), cioè di altri italiani, oltre che dei paracadutisti tedeschi e delle Camicie Nere dei battaglioni Mussolini, che circondarono gli edifici delle caserme. Un vero e proprio tradimento e avviati nei campi di concentramento.

Notevoleè stato il sacrificio dei Carabinieri alla causa della Liberazione. Secondo fonti del Ministero della Difesa furono circa 2800 i militari dell’Arma caduti, 6500 feriti e oltre i 5000 deportati.

Tra i tanti episodi ricordiamo la difesa di Roma a Porta San Paolo, i dodici carabinieri uccisi alle Fosse Ardeatine. La Resistenza fu un movimento di popolo e certamente tutte queste tessere contribuirono a scrivere con il sangue la pagina della Liberazione da un lato,la Costituzione della Repubblica Italiana dall’altro.

L’Amministrazione comunale di Vico del Gargano vuole onorare l’Arma dei Carabinieri con la cerimonia della Festa di Liberazione, ponendo a ricordo una targa monumentale:

“IL COMUNE DI VICO DEL GARGANO RICORDAL’EROISMODEI CARABINIERI ED IL CONTRIBUTO DELL’ARMA ALLA RESISTENZA ED ALLA GUERRA DI LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO. GLI OLTRE 2500 CARABINIERI DEPORTATI DA ROMA NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZISTI IL 7 – 10 – 1943 RIVIVONO SU QUESTA PIETRA E NEGLI ANIMI DI CHI OGNI GIORNO TUTELA LA CONVIVENZA CIVILE E LE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE.”

il Sindaco Raffaele Sciscio

La cerimonia questa mattina, in piazza San Domenico.

michele angelicchio