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TURISMO/ VIESTE CRESCE ANCORA

Oltre 2 milioni di presenze e +1,65% di arrivi nel 2023 nella capitale delle vacanze. Crescono Monte, Mattinata, S.G. Rotondo e Foggia (effetto Gino Lisa). In calo Vico.

Luci ed ombre emergono per la provincia di Foggia dai dati definitivi 2023 sui flussi turistici in Puglia, pubblicati dall’agenzia regionale Pugliapromozione. Numeri uffi­ciali (e dunque dichiarati), che non tengono conto del rilevan­te sommerso e che in alcuni casi cambiano la situazione for­nita nei mesi scorsi dai dati parziali, come nel caso di Matti­nata. Ciò che non cambia è il ruolo trainante del Gargano ri­spetto al resto della Capitanata.

Ecco il dettaglio dei principali comuni del territorio daunio, ri­cordando che gli arrivi corrispondono al numero di clienti, re­sidenti e non residenti, ospitati negli esercizi ricettivi (alber­ghieri o extraalberghieri) nel periodo considerato; le presen­ze, invece, corrispondono al numero delle notti trascorse dai clienti, residenti e non residenti, negli esercizi ricettivi.

Vieste, capitale regionale delle vacanze, ha nuovamente sfondato il tetto dei due milioni, registrando 2.045.993 pre­senze (di cui 401.285 stranieri) rispetto alle 2.058.919 pre­senze (di cui 396.549 stranieri) del 2022, ovvero un calo pari a 12.926 (-0,63%). Gli arrivi, nella città del Pizzomunno, sono stati lo scorso anno 345.655 rispetto ai 340.030 del 2022 (+5.625, ovvero +1,65%).

E’andata male a Peschici, seconda destinazione turistica del Gargano, che dopo la robusta crescita dovuta al ritorno degli stranieri nel 2021, era già peggiorata nel 2022 nel raffronto col 2021. Nel 2023 le presenze sono state 517.090 contro le 629.008 del 2022 (-57.918, pari al -17,79%), gli arrivi 81.634 contro i 91.343 del 2022 (-9.709, pari al -10,63%).

Bel balzo in avanti di San Giovanni Rotondo, con incremento generale che segue quello avvenuto nelle annate precedenti: le pre­senze sono state 407.807 rispetto alle 355.884 del 2022 (+51.923, ovvero +14,59%), gli arrivi 220.254 contro i 189.717 dell’anno prima (+30.537, vale a dire +16,10%).

Rodi Garganico, la quarta destinazione in provincia di Fog­gia, ha registrato un piccolo miglioramento: 336.252 presen­ze nel 2023, rispetto alle 326.629 del 2022 (+9.623, cioè +2,95%);54.032arrivicontroi53.643del2022(+389,ovvero +0,73%).

Flussi in aumento nella “farfalla bianca del Gargano”, Matti­nata: 221.947 presenze rispetto alle 179.460 del 2022 (+42.487, pari al +23,67%), 53.266 arrivi rispetto ai 45.728 del 2022 (+7.538, cioè +16,48%).

In calo Vico del Gargano: 134.106 presenze nel 2022 rispetto alle 145.648 del 2022 (- 11.542, pari al -7,92%), 21.346 arrivi rispetto ai 22.474 del 2022 (-1.128, cioè-5,02%).

Cresce Monte Sant’Angelo, per quanto in termini assoluti si tratti ancora di flussi limitati per una destinazione che, grazie al ricco patrimonio architettonico, storico, religioso e natura­listico, vanta il nome di città dei due siti Unesco e capitale pu­gliese della cultura 2024: lo scorso anno si sono avute 80.473 presenze rispetto alle 74.057 del 2022 (+6.416, ovvero +8,66%), mentre gli arrivi sono arrivati a quota 24.804 rispet­to ai 21.887 dell’anno prima (+2.916, pari al +13,33%).

In calo di presenze le isole Tremiti, troppo poco visitate dai turisti stranieri: 52.959 presenze, di cui 4.164 dall’estero, ri­spetto alle 55.879 del 2022 (-2.920, pari al -5,23%). Quanto agli arrivi ce ne sono stati 17.320, tra cui 1.522 stranieri, con­tro i 17.213 dell’anno precedente (+107, cioè +0,62%).

A Manfredonia sono aumentate le presenze: 141.948 rispet­o alle 129.050 del 2023 (+12.898, vale a dire +9,99%). Mi­nori, invece, gli arrivi: 38.363 rispetto ai 38.768 dell’anno pre­cedente (-405, cioè -1,04%).

La città capoluogo, Foggia, ha fatto registrare numeri in rial­zo, sicuramente effetto della riattivazione dei voli da e per l’aeroporto Gino Lisa: 167.053 le presenze, di cui 7.761 stra­nieri, rispetto alle 118.162 del 2022 (+48.891, ovvero +41,38%); 57.601 gli arrivi, di cui 20.909 esteri, rispetto ai 51.419 del 2022 (+6.182, pari al +12,02%).

Nella città dei campanili, San Severo, 30.433 presenze, in decremento rispetto alle 33.949 del 2022 (-3.516, pari al – 10,36%); 14.296arrivi, poco meglio dei 14.035dell’anno pre­cedente (+261, +1,86%).

Quanto a Lucera, capitale regionale della cultura 2025, le presenze sono state 27.836, peggio delle 29.031 del 2022 (- 1.195, pari al -4,12%); gli arrivi 12.052 contro i 13.030 del 2022 (-978, pari al-7,51%).

PESCHICI

“Ci siamo insediato soltanto da un anno ma stiamo già rea­lizzando importanti cambiamenti. Ma siamo consapevoli che serva tempo’’, afferma a l’Attacco Anna Rita Delli Muti, as­sessore al turismo del Comune di Peschici.

“Innanzitutto abbiamo implementato il servizio di igiene ur­bana, cambiando l’impresa concessionaria che oggi rispon­de bene alle nostre esigenze.

E’ un fatto rilevante perché in­cide direttamente sul decoro urbano. C’è poi il progetto di digitalizzazione sistemica chiamato Peschici app, che con­sente al visitatore, tramite il proprio smartphone, di inquadra­re i QR code e trovare Online informazioni sul paese, sulle strutture ricettive, sugli eventi, etc.

Anche il Comune di Rodi Garganico adotterà tale progetto, dunque andiamo verso una Gargano app che renderà evidente la collaborazione tra più realtà sul piano della digitalizzazione.

Come preannunciato dal sindaco Luigi D’Arenzo è più forte, oggi il contrasto all’evasione fiscale e al sommerso. A febbraio scorso il sindaco peschiciano, eletto a maggio 2023, disse su queste colonne: “Non c’è stata, negli scorsi anni, una po­litica turistica adeguata ma la colpa del calo dei flussi è ascri­vibile anche a un’evasione importante per quanto riguarda la denuncia di presenze nelle strutture ricettive. Abbiamo effettuato una verifica sommaria con gli uffici comunali e ci siamo ritrovati con strutture ricettive che hanno dichiarato anche 15 ospiti giornalieri nel mese di agosto.

Alcuni addirittura zero di fronte ad almeno mille persone effettive. Sono numeri del tut­to lontani dalla realtà, a Peschici abbiamo un’evasione con­siderevole che secondo me pesa per il 30%. Penso che 30% degli operatori turistici dichiarino molto meno di quanto effet­tivamente avviene nelle proprie strutture ricettive.

Non ci ri­troviamo con i numeri ufficiali di Pugliapromozione. Le cose non quadrano né se pensiamo ai dati della raccolta differen­ziata, che non mentono, né se consideriamo gli incassi rela­tivi all’occupazione di suolo pubblico. In questo caso erano previsti 30mila euro annui di incasso nel 2023, invece ne so­no stati circa 120mila. C’è qualcosa che non quadra”, sotto­lineò il primo cittadino.

Peschici tenta di dare un’inversione di marcia, quanto ai flus­si turistici, anche con una pianificazione di eventi. “Abbiamo ideato un programma di appuntamenti primaverili, cui segui­rà quello degli eventi estivi”, sottolinea l’assessora Delli Muti.

Il programma 25 marzo -16 giugno è stato denominato “Be­nedetta primavera”. “Saremo presenti a tante fiere turistiche italiane ed estere nei prossimi mesi. Puntiamo a far diventare la nostra Peschici, a stretto giro, uno dei borghi più belli d’Ita­lia, per decoro, ospitalità, cultura, cibo e digitalizzazione”, conclude Delli Muti.

L’ANALISTA

Tra i più attenti e giovani analisti garganici c’è Michele Falco,operatore turistico ed esperto di destination marketing, oltre che segretario del Pd di Ischitella. “I dati definitivi pubblicati da Pugliapromozione consentono diverse considerazioni”, af­ferma. “In primis Vieste conferma il superamento di 2 milioni di presenze e registra oltre 340mila arrivi.

Da che ho memoria, questo dovrebbe essere un record assoluto, a dispetto dei molti che pensavano ad un anno negativo per il turismo sul Gargano. Altri comuni costieri, invece, hanno mostrato difficoltà, soprat­tutto Peschici. Forse, gli eventi proposti e l’offerta turistica non riescono a trovare una giusta corrispondenza in termini di tar­get.

Meglio rifletterci su con dati alla mano. I comuni della la­guna di Varano sono cresciuti: bene Carpino, Ischitella record assoluto storico di arrivi e presenze, meno bene Cagnano. Ma­le Lesina che registra numeri negativi su arrivi e presenze”, continua Falco. “Ovviamente questi dati andrebbero approfon­diti e discussi, letti su larga scala e contestualizzati, qui ci si sof­ferma solo a commentare i dati crudi su arrivi e presenze degli ultimi due anni”.

A l’Attacco Falco sottolinea: “Questi dati che fanno riferimento al 2023 vanno letti in una chiave temporale più ampia. Dire che un comune cresce solo perché rispetto ad un anno ha registrato numeri positivi vuol dire tutto e niente.

Bisognerebbe ragiona­re, ad esempio, sui dati mensili per capire effettivamente se le diverse attività di destagionalizzazione promosse dai Comuni stanno avendo effetto o meno. Bisognerebbe analizzare il flus­so di stranieri sul Gargano per capire se questo territorio sta crescendo come le altre destinazioni in questo target; cosi co­me bisognerebbe analizzare attentamente i dati sui Monti Dauni per capire se i progetti proposti in questi anni stanno produ­cendo risultati o meno, insomma questi numeri andrebbero ap­profonditi attentamente e letti in chiave più ampia”.

l’attacco