Il progetto Nemo approda sul litorale sipontino per un’iniziativa di inclusione sociale a sfondo ambientale, con protagoniste persone affette da disagio mentale.
Bottiglie, cassette e tubi di plastica, pacchetti di sigarette, buste e finanche ciabatte infradito. Hanno raccolto questi e molti altri rifiuti nella spiaggia vicina al Castello di Manfredonia, i pazienti del Centro Diurno di Riabilitazione Psicosociale Alda Merini, impegnati in una giornata di volontariato ambientale, organizzata da“NEMO (Natura ed Educazione per nuovi Modelli partecipativi): la comunità educante di Borgo Bambino”, progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
![](https://www.retegargano.it/wp-content/uploads/2024/05/1-1024x1024.jpg)
“Iniziative come questa dimostrano come la salute mentale possa essere una grande risorsa per l’intera comunità, dichiara Michele Grossi, Direttore Centro di Salute Mentale – Centro ‘Alda Merini’ di Manfredonia. I pazientiche hanno delle capacità residue,dopo aver fatto un percorso di riabilitazione psicosociale, possono metterle a disposizione di tutti, lanciando così un duplice messaggio che vede nella sostenibilità e nell’inclusività gli elementi cruciali per il futuro della società”.
La giornata di pulizia della spiaggia rientra tra le giornate di volontariato ambientale previste dal progetto NEMO e curate dall’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲𝗣𝘀𝘆𝗰𝗵𝗲̀, che si occupa proprio del reinserimento delle persone affette da disagio mentale nel tessuto sociale e lavorativo.
“Nel gruppo di persone che hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza della malattia mentale – racconta Vittoria Del Grosso, Coordinatrice Centro Diurno-Associazione Psychè– ci sono anche Amelia, Adriano, Marcello e Matteo che, guanti e rastrello alla mano, hanno ripulito la spiaggia dando un esempio virtuoso a tanti cittadini, stimolandoli ad un maggiore rispettodel Terra, il nostro bene più prezioso”.
![](https://www.retegargano.it/wp-content/uploads/2024/05/6-1024x1024.jpg)
“Con il Progetto Nemo -conclude Barbara Torraco, Presidente della Patto Consulting impresa sociale, capofila del progetto- intendiamo dare la giusta attenzione e dignità a soggetti fragili che hanno alle spalle un vissuto complicato. Dietro la semplice pulizia di una spiaggia, si cela in realtà il grande impegno e la professionalità di chi quotidianamente si occupa di queste persone, accompagnandole nel percorso di guarigione sociale”.