Menu Chiudi

Prima banca delle cellule cordonali in Puglia

La giunta regionale pugliese ha autorizzato l'attivazione della prima banca delle cellule cordonali in Puglia, che avra' sede nell'ospedale "Casa sollievo della sofferenza" a San Giovanni Rotondo, unica struttura in grado di poter avviare a breve l'attivita' di conservazione delle cellule cordonali, secondo il Crat (Coordinamento regionale attivita' trasfusionali). L'ok e' giunto venerdi' in sede d'approvazione del documento d'indirizzo economico e finanziario 2007, all'interno di un piu' vasto programma gia' avviato nel 2006 con l'approvazione della legge 24, sulle norme d'organizzazione del sistema trasfusionale regionale, il cosiddetto "piano sangue". Da molti anni presso il servizio di medicina trasfusionale della "Casa sollievo", e' attiva una sezione di criopreservazione di cellule staminali periferiche e midollari per autotrapianto e ed e' maturata una notevole esperienza nella tipizzazione fenotipica e genotipica per la compatibilita' trapiantologica (tipizzazione hla). Secondo il Crat, "la struttura e' in grado in collaborazione con l'unita' operativa di ematologia di valutare l'efficacia del prodotto con l'attivita' clonogenica e con citofluorimetria anche perche' c'e' una sala criogenica per la conservazione, in azoto liquido, delle cellule, sotto continuo monitoraggio attraverso un moderno sistema computerizzato". "La portata in termini scientifici e d'assistenza sanitaria di questo provvedimento – sostiene ancora la Fondazione Casa sollievo della sofferenza – e' ormai nota agli addetti ai lavori, ma non altrettanto conosciuta dalla popolazione. Questa iniziativa, una delle poche nel Meridione d'Italia (e' presente a Napoli, Reggio Calabria e Sciacca) e prima in Puglia, potra' assicurare ai tanti pazienti onco-ematologici, la possibilita' di un trapianto spesso salvavita. Infatti, purtroppo – conclude la nota – solo il 20% dei pazienti trova un donatore compatibile nell'ambito familiare, meno di 1/3 lo trova tra i donatori volontari iscritti nei registri internazionali dei donatori di midollo, mentre la restante parte non puo' accedere al trapianto per mancanza di donatori".