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Accoltellato a morte consigliere leccese Giuseppe Basile

62 anni, consigliere provinciale leccese dell’Italia dei Valori (Idv), Giuseppe Basile è stato assassinato con 11 coltellate la notte scorsa a Ugento, comune del Salento nel quale viveva. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi. Carlo Madaro (ex-magistrato e ora nell’Idv): aveva avuto minacce. I Cc: nessuna denuncia negli ultimi mesi. 
Omicidio eccellente questa notte a Ugento, il paese della provincia di Lecce: con undici coltellate è stato freddato il consigliere provinciale dell’Italia Dei Valori Giuseppe Basile, 62 anni di Ugento, detto Peppino. I sicari lo hanno atteso al rientro a casa attorno all’una di notte e lo hanno appunto assassinato. Peppino Basile era rientrato al volante della sua Fiat Panda che aveva parcheggiato nel cortile attiguo all’abitazione ubicata nella periferica Via Nizza. Ha fatto in tempo a chiudere lo sportello che qualcuno lo ha chiamato, è ritornato sui propri passi e si è così incontrato con gli assassini. L’uomo è stramazzato sull’asfalto in una pozza di sangue e mentre gli assassini fuggivano a bordo di un’auto le cui sgommate sono state sentite dai vicini ha avuto solo il tempo di invocare più volte aiuto con la voce che gli era rimasta in corpo. In soccorso sono così giunti i vicini di casa che hanno allertato 112 e 118 e in pochi minuti via Nizza è stata raggiunta dal personale sanitario e dai Carabinieri della compagnia di Casarano. Sul posto anche il magistrato di turno il sostituto procuratore Giovanni De Palma. Sul luogo dell’omicidio non è stata trovata l’arma quasi sicuramente un coltello a serramanico. C’erano invece le chiavi della Panda rimaste accanto al cadavere.
Due le piste seguite dagli investigatori dell’Arma. Quella politica e l’altra passionale. Durante la campagna elettorale che lo aveva portato all’elezione a consigliere provinciale e nel comune di Ugento, a consigliere comunale di opposizione (a Ugento c’è una giunta di centrodestra) Peppino Basile si era battuto perchè ai cittadini venissero riconosciuti tutti i propri diritti. Aveva più volte denunciato ma solo verbalmente amministratori e politici in generale e per questo si era forse fatto qualche nemico. Vero è che un paio di mesi fa davanti all’ingresso della sua abitazione, una villetta dove ha trovato la morte, qualcuno gli aveva fatto trovare la testa mozzata di un mulo. Agli amici era solito dire «io vado avanti per la mia strada e mi fermano solo se mi uccidono».
Quanto alla pista passionale potrebbe avere a che fare con una vicenda appunto di donne nel senso che la vittima potrebbe aver infastidito qualche giovane della zona attirandosi così le ire dei parenti. Il parroco della sua chiesa, Don Stefano Rocca, ha ricordato che stranamente ieri Peppino Basile non era presente alla cerimonia di accoglienza del Papa che come è noto era in visita pastorale a Santa Maria di Leuca il cui santuario si trova a pochi chilometri da Ugento. «Peppino aveva anche l’invito personale del Vescovo Vito De Grisantis – ricorda il religioso – ma a Leuca non si è fatto vedere».

L’ATTIVITA’ POLITICA
Giuseppe Basile era entrato nel consiglio provinciale di Lecce nel giugno 2005 e nel consiglio comunale di Ugento nel maggio dell’anno successivo. Le sue iniziative di consigliere di opposizione a Ugento spesso in paese suscitavano scalpore. Nel marzo scorso, durante la campagna elettorale per le elezioni parlamentari, aveva vivacemente protestato, e preannunciato esposti alla magistratura, perché la polizia municipale gli aveva rimosso uno striscione per propaganda elettorale di circa tre metri di lunghezza che aveva posto su un balcone sul Comitato elettorale dell’Italia dei valori.

MADARO: ERA STATO MINACCIATO. I CC: NESSUNA DENUNCIA DI MINACCE NEGLI ULTIMI MESI
Per Carlo Madaro, ex magistrato ed esponente salentino dell’Italia dei valori, il consigliere provinciale aveva di recente subito un’intimidazione. A quanto Madaro ricorda e riferisce, a Basile era stata fatta trovare dinanzi a casa la testa mozzata di un animale qualche mese fa. Madaro – che è assessore provinciale a Lecce per la tutela dei diritti e dei consumatori e per la lotta all’usura e al racket – riferisce di aver consigliato a Basile in quella circostanza di denunciare l’accaduto ma aggiunge di non sapere se poi Basile lo avesse fatto. Circa tre anni fa – sempre secondo Madaro – a Basile era stata fatta arrivare una busta con un proiettile. Basile aveva capitalizzato inimicizie, sottolinea Madaro, per la sua irruenza e la sua combattività. L’assessore racconta ancora di aver visto Basile per l’ultima volta il 12 giugno scorso in una riunione di partito fatta a Lecce e di averlo atteso invano ieri alla messa celebrata dal Papa a Santa Maria di Leuca, dove riteneva che anche Basile si sarebbe recato.
Secondo il comandante provinciale di Lecce dei carabinieri, col.Filippo Calisti, però non risulta che Giuseppe Basile abbia denunciato negli ultimi mesi di aver ricevuto alcuna minaccia.

DI PIETRO: BASILE ERA POLITICO TUTTO D’UN PEZZO
“L’Italia dei Valori ha appreso con sgomento la notizia dell’uccisione di Giuseppe Basile e partecipa al dolore dei familiari”. Lo afferma l’on.Antonio Di Pietro, presidente di IdV.
“Era un politico tutto d’un pezzo – aggiunge Di Pietro – che affrontava e denunciava ogni giorno a muso duro ciò che non andava bene nella gestione della res publica”.

NICOLA LATORRE (PD): ATTO DI UNA ATROCE GRAVITA’
L’uccisione di Giuseppe Basile, è di una atroce gravità. Lo dice Nicola Latorre, vicecapogruppo al Senato per il Partito democratico. Non si conosce ancora – sottolinea Latorre – il movente dell’omicidio. Un atto vile nei confronti del quale è necessario mettere tutte le forze in campo per individuare subito i responsabili. Episodi come questo – prosegue – dimostrano che non bisogna mai abbassare la guardia. Lo Stato ha il dovere di investire maggiori risorse per garantire più sicurezza ai suoi cittadini. Esprimo – conclude Latorre – tutta la mia solidarietà e cordoglio ai familiari di Basile. La mano che lo ha ucciso ha violato il significato di una giornata storica per il Sud del Salento che da ieri ha accolto dopo 17 secoli, il Santo Padre.

VENDOLA: ATTO CHE TURBA E SGOMENTA
«L’omicidio del consigliere provinciale e comunale dell’IdV Giuseppe Basile è un atto che turba e sgomenta». Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. «In questo momento – aggiunge – desidero esprimere tutto il mio cordoglio alla famiglia e tutta la mia solidarietà ai rappresentanti nazionali e regionali del partito, così duramente colpiti nei loro affetti e nella loro missione democratica».