La Provincia non vuole chiuderla. Scoppia la rissa per le poltrone.
Costa ogni anno 155 mila euro, soldi sottratti ai bilanci degli enti locali, Provincia in testa e a quelli di Camera di commercio e privati. Di fatto non ha prodotto alcun servizio al territorio. E’ Promodaunia, la società consortile nata per promuovere la Capitanata, il cui consiglio d’amministrazione è scaduto nel 2006 ma non è mai stato sostituito.
Nonostante dreni risorse l’attuale amministrazione provinciale di centrodestra guidata da Antonio Pepe non ha alcuna intenzione di scioglierla. Anzi a Palazzo Dogana è in atto uno scontro tra le forze politiche di maggioranza sui nomi del nuovo consiglio d’amministrazione e su colui che sostituirà l’attuale presidente, Michele Galante. Uno scontro alimentato anche dai dubbi che serpeggiano tra le fila del centrodestra sull’utilità o meno di tenerla in vita. «Così come è stata fino ad oggi non serve a nulla – dichiara l’assessore provinciale al Turismo, nonché commissario di Apt, Nicola Vascello – e se non si occuperà in futuro concretamente di marketing territoriale non ha alcun senso che continui ad esserci»