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AMMAINATA LA BANDIERA DEL «VENTAGLIO»

Sembra essere arrivato al capolinea il connubio che vedeva legato l’Hotel Pizzomunno di Vieste ai «Viaggi del Ventaglio». In questi giorni trovano sempre più attendibilità le indiscrezioni che danno per interrotto il contratto di fitto d’azienda che legava quello che fu il prestigioso Hotel Pizzomuno dei tempi di Michele Di Marca al gruppo turistico di Bruno Colombo. All’inizio ad acquisire dal patron Di Marca il complesso alberghiero era stato proprio il «Ventaglio» che poi però preferì cedere la proprietà ad altri con i quali nel 2001 stipulò uno contratto di fitto di durata ventennale, valido quindi fino al 2021. Non è dato ancora sapere quali sono le cause che avrebbero portato a tale decisione con un grosso margine d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto.
Sicuramente la scelta si inserisce in un momento di riposizionamento importante del gruppo «Ventaglio».  Comunque in questo inizio di autunno Bruno Colombo è forse sbucato fuori dal tunnel economico-finanziario che sembrava senza via d’uscita. L’advisory BHN ed il fondo di investimento Cornell Capital Partners hanno notificato al gruppo «Viaggi del Ventaglio» la positiva conclusione della «due diligence» (il processo di ricerca e di analisi che avviene prima di un investimento, un cambio di gestione o un’associazione d’affari) sui dati contabili, fiscali e legali del gruppo, condizione necessaria al fine del perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale fino a un massimo di 70 milioni di euro. La società si sta ora predisponendo per la consegna agli istituti bancari coinvolti di un piano industriale asseverato. Questa trattativa, chiusa in maniera positiva, fa seguito a quelle infruttuose degli scorsi mesi con la Management & Capitali di Carlo De Benedetti. Il momento è cruciale: analisti ed istituti bancari anche se non pensano che Bruno Colombo [vedi foto] riporti l’utile già nell’esercizio 2007, sia attendono però una bella correzione. Intanto «Ventaglio» ha informato che i dati più recenti relativi al portafoglio prenotazioni e vendite del gruppo presentano significativi miglioramenti rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, nonostante gli effetti negativi degli attentati avvenuti nell'area del Mar Rosso e degli sfavorevoli eventi naturali in Messico. Nel frattempo si cerca di fare liquidità: è stata così siglata una lettera d’intenti per la cessione a Hoteles Catalonia del complesso turistico Gran Dominicus a Santo Domingo per un importo di 48 milioni di euro.
Nel corso di questi anni di gestione del «Ventaglio» l’Hotel Pizzomunno ha subito molti cambiamenti, se non veri e propri stravolgimenti sia dal punto di vista degli spazi esterni ma anche e soprattutto dal punto di vista commerciale e dei servizi, tanto che molti l’hanno paragonato più ad un villaggio vacanze che ad un albergo vero e proprio. Certo è venuta meno col cambio di gestione e proprietà quell’attenzione, quella cura assidua, quella passione che Michele Di Marca aveva infuso in tanti anni in quella che era «la sua creatura». Per anni l’Hotel Pizzomunno è stato l’emblema del fare turismo non solo sul Gargano ma nell’intero Meridione così da costituire per Vieste un formidabile traino promozionale. Non c’era aeroporto, stazione, fiera, manifestazione, evento dove spiccava il magico logo del Pizzomunno stilizzato con lo slogan «Dove il sole è in ogni cosa». Altri tempi, altri uomini, altro stile.