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FINANZIARIA 2007, REVISIONE PER I CANONI DEMANIALI MARITTIMI

In questi giorni il Parlamento discute la Finanziaria 2007 che, come sempre, diventa un autentico zibaldone in cui si vanno a mescolare le più disparate questioni. Fra le tante una che riguarda le spiagge e che promette dall'estate prossima, una bella novità, almeno per i bagnanti della domenica. Negli stabilimenti balneari dati in concessione, infatti, si potrà entrare liberamente, senza pagare e senza più discussioni con i bagnini, per raggiungere il mare. Si potrà anche fare il bagno, ma non prendere il sole. Il tutto grazie all'accordo raggiunto alla Camera, nel bel mezzo delle votazioni sulla manovra per il 2007, dal governo e dalla maggioranza. Per assurdo che possa sembrare, nella Finanziaria insieme alla nuova Irpef, alla tassa di successione, ai tagli ai ministeri e agli enti locali, c'è anche questo: nuove regole per l'accesso e soprattutto lo "stazionamento" negli stabilimenti balneari.

In questi giorni il Parlamento discute la Finanziaria 2007 che, come sempre, diventa un autentico zibaldone in cui si vanno a mescolare le più disparate questioni.

Fra le tante una che riguarda le spiagge e che promette dall'estate prossima, una bella novità, almeno per i bagnanti della domenica. Negli stabilimenti balneari dati in concessione, infatti, si potrà entrare liberamente, senza pagare e senza più discussioni con i bagnini, per raggiungere il mare. Si potrà anche fare il bagno, ma non prendere il sole. Il tutto grazie all'accordo raggiunto alla Camera, nel bel mezzo delle votazioni sulla manovra per il 2007, dal governo e dalla maggioranza. Per assurdo che possa sembrare, nella Finanziaria insieme alla nuova Irpef, alla tassa di successione, ai tagli ai ministeri e agli enti locali, c'è anche questo: nuove regole per l'accesso e soprattutto lo "stazionamento" negli stabilimenti balneari.

La discussione del tema, per giunta, non è stata affatto facile. Governo, Ds e Margherita da una parte, Verdi, Italia dei valori, Comunisti e Rifondazione dall'altra, hanno duellato per una settimana sulle modifiche da apportare all'articolo 16 della Finanziaria: "Disposizioni in materia di demanio marittimo". Il problema si trascinava da tempo: il governo Berlusconi aveva proposto una revisione delle concessioni con un aumento triplicato dei canoni, fermi da anni. Dopo la protesta degli esercenti, il governo Prodi aveva promesso un cambiamento delle regole, ora inserito nella Finanziaria.

Si pagherà in funzione del pregio delle zone e del valore dei manufatti compresi nell'area demaniale offerta in concessione. Non poco, per giunta, visto che nelle casse dello Stato l'anno prossimo dovrebbero entrare almeno 150 milioni in più. Il vero dibattito, però, più che sui nuovi canoni si è concentrato sulle regole di accesso agli stabilimenti, finora demandate al regio Codice della navigazione, datato 1942. Questo fissava i principi, ma di fatto, poi, ogni Capitaneria di porto stabiliva le sue regole. Così, se il Codice prevede che i 5 metri di spiaggia a partire dalla riva del mare restino sempre al demanio e siano comunque esclusi dalle concessioni, ogni Capitaneria decide cosa si può e non si può fare in quella fascia di battigia. Il compromesso raggiunto alla Camera, forse, fa un po' di chiarezza.

Si potrà entrare negli stabilimenti (anche se la prima proposta del governo lo vietava) e raggiungere il mare, farsi il bagno. ma non "stazionare", a prescindere dall'esistenza di spiagge libere e altri accessi al mare nei paraggi. Inutile dire che il vero nodo della questione, la durata delle concessioni, è rimasto irrisolto. Il governo propende per un periodo di 50 anni, tra i Ds e la Margherita molti preferirebbero 25, ma Rifondazione e Di Pietro insistono: non più di 15. Si vedrà.