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Il limone del Gargano sarà DOP

A fine anno l'Italia potrebbe passare da 155 a 160 prodotti agroalimentari riconosciuti dall'Unione Europea, con 107 DOP e 53 IGP, staccando ulteriormente la Francia che, con tre nuovi prodotti pubblicati, potrebbe passare da 148 a 151. A meta' dicembre, infatti, scadono i sei mesi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunita' Europee dopo i quali, se non vi sono state osservazioni contrarie da parte di qualche Stato Membro della UE, saranno iscritte nell'elenco dei prodotti riconosciuti a Denominazione d'Origine Protetta (DOP) e ad Indicazione Geografica Protetta (IGP) cinque nuove specialita' agroalimentari italiane. Si tratta del Salame di Cremona IGP, dell'olio extravergine di oliva Sardegna DOP, della Carota dell'Altopiano del Fucino IGP, del formaggio Stelvio (o Stilfser) DOP e del Limone Femminello del Gargano IGP. Vi sono anche due richieste italiane piu' recenti, relative all'Arancia del Gargano IGP (pubblicata il 25 ottobre) e al Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP (pubblicazione prevista per il 30 novembre). Sono poi una settantina i prodotti italiani di cui e' in corso l'iter preliminare di riconoscimento, in ambito nazionale, alcuni dei quali, come le Acciughe del Mar Ligure e la Tinca Gobba del Pianello di Poirino (Piemonte), appartengono alla categoria dei prodotti ittici, fin qui mai interessata dai nostri riconoscimenti d'origine, anche se l'Italia, di coste, mare e prodotti ittici, e' ricca come pochi altri paesi al mondo. "Non si puo' certo affermare – dichiara Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Agriturist (Associazione agrituristica della Confagricoltura) – che oggi i riconoscimenti DOP e IGP gia' rappresentino compiutamente l'agroalimentare tipico italiano. Ma avvertiamo, con soddisfazione, una crescente attenzione dei produttori, e delle amministrazioni locali, verso queste certificazioni a tutela dei prodotti del territorio che per l'Italia costituiscono un patrimonio culturale ed economico di straordinario rilievo"..