Un'iniziativa per combattere lo stigma e l'emarginazione.
Sabato 2 dicembre, alle ore 10,00 in punto, sarà inaugurato presso il Centro di Salute Mentale di Via Sannnicandro, a San Marco in Lamis, un maxi-presepe, denominato “per un sorriso”, per meglio significarne scopi ed obiettivi. L’esposizione si compone di oltre 500 statuine in ceramica a freddo, dipinte interamente a mano, e un centinaio di casette in stile tipicamente garganico. A metterlo su, per il terzo anno consecutivo, sono stati i ragazzi del Centro, soggetti affetti da gravi patologie croniche. Lo hanno fatto, a conclusione del corso annuale di presepistica artigianale, svolto nell’apposito ed omonimo laboratorio, creato e diretto dallo psichiatra, Michele Grana, coadiuvato da un èquipe infermieristica e di tirocinanti psicologi e volontari. L’intento è prettamente terapeutico e si fonda su tecniche e concezioni di scuola basagliana, come d’altronde il resto. Infatti, la manualità creativa è considerata come uno dei mezzi più efficaci per curare il disagio psichico, rilevandosi spesso un supporto indispensabile per la tradizionale terapia farmacologica. Ma c’è di più. La mostra si prefigge di creare un circuito virtuoso attorno ai luoghi di sofferenza, e nella fattispecie a quelli del disagio mentale, attraverso il coinvolgimento pieno del territorio, in termini di parrocchie, scuole, Comune, associazioni di volontariato e cittadini in genere. Solo così è possibile per davvero rendere meno dura la “solitudine”, il principale “male oscuro”, che affligge questo tipo di malati. Ed è , appunto, la visita al Presepe l’occasione propizia, per avvicinare loro a noi e viceversa, per scambiarci “un sorriso”, che significhi comprensione, affetto e speranza, nonché ‘apertura mentale’ per battere lo stigma e l’emarginazione che regna attorno a loro. La mostra resterà aperta tutto l’anno e visitabile nelle ore antimeridiane.