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Peschici: Petizione per salvare Kàlena

Petizione on line per salvare l'abbazia di Santa Maria di Kàlena, in agro di Peschici. E’ l’iniziativa lanciata dalla sezione Gargano di Italia Nostra e dal Centro Studi Martella di Peschici. In pochi giorni vi hanno già aderito un centinaio di intellettuali, artisti, intellettuali, giornalisti da tutta Italia e non solo. 'L’abbazia e le due chiese, un tempo luogo di culto di grande interesse storico-culturale, oggi versano in indicibile abbandono' – stigmatizzano Italia Nostra e centro studi Martella. 'I tetti ormai inesistenti, in alcuni punti mettono in evidenza capitelli ed affreschi che le intemperie e l’umidità cancellano lentamente, parti preziose in irreversibile disfacimento. L’esproprio ci sembra l’unica strada percorribile con un progetto di pubblico utilizzo. Il complesso badiale deve tornare alla collettività ed entrare nella politica di recupero e di valorizzazione del patrimonio storico-culturale della nostra regione per tornare a far parte di quel libro aperto su cui si possa ancora continuare a leggere la nostra storia”. Tra gli altri firmatari della petizione, vi è anche Domenico D'Ambrosio, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della Regione Puglia. L'abbazia di Santa Maria di Kàlena è da annoverare fra le più antiche d'Italia. Sarebbe stata eretta nell'872. 'E' certo che l'abbazia di Santa Maria di Kàlena accolse molti pellegrini, famosi e non, che sbarcavano sui litorali del Gargano Nord per recarsi al Monte dell'Angelo' – viene evidenziato dal centro studi Martella.