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Consiglio Comunale di Vieste: approvate le linee programmatiche

Ultima seduta dell’anno del Consiglio Comunale di Vieste, seduta dedicata alle linee programmatiche.  Tante le interrogazioni in apertura del consiglio: il capogruppo dell’Udc, Mimmo Prudenza che ha chiesto all’Assessore De Vita spiegazioni sui tanti condoni che sono fermi dal 2004 nella stanza del Dirigente dell’Ufficio Tecnico, sul perché nulla si muove. Come è noto, tante le pratiche del condono arrivate al Comune dal 2004: il 70% di quelle pratiche non possono essere condonate ma nessuno si esprime sul da farsi, con l’aggravante che il Comune ha già incassato i soldi dei cittadini ed ora rischia di restituirli con gli interessi. Di Candia (Unione) ha chiesto spiegazione sul taglio degli alberi in via Verdi ed ha parlato di privilegi che hanno ottenuto i proprietari dei lotti di via Verdi, inoltre sempre Di Candia ha sollecitato il ripristino della viabilità di via Tommaseo a salire poiché la decisione di invertire il percorso stà causando molti disagi ai cittadini. Ragni ha sollecitato, invece, il problema dei cittadini della Defensola che aspettano l’allacciamento della fogna mentre Giuffreda (Unione) ha chiesto alla Giunta quali determinazioni sono state prese sui danni del maltempo che hanno subito i cittadini di Palude Mezzane. Dopo le risposte si è passati alla discussione delle linee programmatiche.Ha iniziato il Sindaco Ersilia Nobile che ha letto un suo documento integrativo a quello già in possesso dei consiglieri, un brogliaccio di 64 pagine. Dopo la lettura del documento da parte del Sindaco è iniziato il dibattito politico. Per l’opposizione sono intervenuti: Marinelli, Ragni, Di Candia e Giuffreda: unanime è stato il giudizio, a loro dire, quel ricco documento preparato dal Sindaco è sembrato più un libro dei sogni che un documento politico. Decisamente negativo, per l’opposizione, il giudizio sul documento. Per Francesco MARINELLI: si potevano evitare – ha sottolineato – i tanti dettagli, meglio sintetizzare il documento sulle cose certe che si possono realizzare. Per Di Candia l’Amministrazione in questi sei mesi non ha prodotto nulla, l’unica cosa che ha prodotto è stato lo sforamento del patto di stabilità. Il capogruppo Antonio GIUFFREDA ha dato un giudizio negativo del documento sulle linee programmatiche, a suo dire nella relazione non vi sono i diritti dei cittadini, manca una visione vera al sostegno delle fasce più deboli, manca una politica dell’accoglienza soprattutto degli extracomunitari, manca un progetto sull’agricoltura. La discussione si è protratta per ore. I gruppi sono rimasti sulle loro posizioni, con un qualche distinguo polemico, in particolare del Presidente del Consiglio Michele Mascia nei confronti del Sindaco e della Giunta rei di essersi chiusi a riccio e non aver consentito la giusta azione di informazione e di iniziativa. Il voto finale del documento: contrari l’opposizione del centrosinistra (Giuffreda, Ragni, Di Candia, Marinelli e Del Duca)  favorevoli la maggioranza, non tutta per via di qualche assenza.