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BAIA DI CAMPI: PICCOLO PASSO AVANTI

Un altro passo avanti verso la conclusione dei contenziosi che impediscono l'utilizzo di Baia di Campi, il centro direzionale costruito a Vieste, costato una sessantina di miliardi di lire pronto dal '95 ma da allora mai aperto. La Regione Puglia ha raggiunto un'intesa con l'Eni, l'ente nazionale idrocarburi che all'epoca della realizzazione era interamente controllato dallo Stato italiano ma da circa 10 anni privatizzato. I nuovi proprietari della compagnia petrolifera hanno chiesto i soldi alla Regione per l'esproprio che è stato definito una settimana fa. La megastruttura potrebbe ospitare turisti e congressi ma come già denunciato nel 2001 la Italscavi – l'impresa che ha costruito la struttura turistica ricettiva – non l'ha mai consegnata alla Regione Puglia perché rivendica un'altra trentina di miliardi di vecchie lire. Questo significa che la Regione Puglia non è mai entrata in possesso della struttura. Il contenzioso con la Italscavi non si è ancora concluso. Fra l'altro prima che il centro direzionale possa ospitare congressi e turisti è necessario procedere a lavori di ristrutturazione, soprattutto esterni. Dopo 11 anni di incuria il tempo ha in parte danneggiato la struttura che la Regione Puglia, dopo aver chiuso i contenziosi, è intenzionata a vendere al migliore offerente.