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Meno acqua in invasi, preallarme in Puglia

Il calo maggiore negli invasi si è registrato nella diga di Occhito dove a fronte dei 209 milioni di metricubi dell’anno scorso oggi si superano di poco i 100 milioni di metricubi.

La situazione dei bacini idrici che garantiscono l'approvvigionamento in Puglia è sicuramente preoccupante ma non è ancora allarme. Mediamente gli invasi hanno un 30-40% di acqua in meno rispetto all’anno scorso nello stesso periodo e ovviamente si teme che se non vi saranno le attese precipitazioni la prossima estate in Puglia potrà esserci una situazione di emergenza. Al momento comunque, secondo l’assessorato regionale ai Lavori Pubblici e l'Acquedotto Pugliese, si può parlare di una situazione di preallarme. Anche per questo l’Aqp ha avviato da tempo una campagna per il contenimento dei consumi a cominciare da una riduzione della pressione nel sistema di distribuzione ma non si esclude, se non ci saranno piogge, si dovrà far ricorso ad una cinquantina di pozzi già individuati. Attualmente il calo maggiore negli invasi si è registrato nella diga di Occhito dove a fronte dei 209 milioni di metricubi dell’anno scorso oggi si superano di poco i 100 milioni di metricubi. Meno acqua anche negli invasi lucani del Pertusillo e del Sinni mentre nel piccolo bacino del Locone sono disponibili 16 milioni di metricubi contro gli 11 dell’anno scorso. In ogni caso si è ben lontani dalle situazioni drammatiche dell’estate del 2001 quando gli invasi si ridussero a circa il 10% della loro capacità mentre è ridotto di circa un 20% l’apporto alla rete dell’AQP dalle sorgenti del Sele e del Calore nell’avellinese.